01.06.2012

Daniel Barenboim dirige la Nona di Beethoven per Sua Santità Benedetto XVI

Barenboim sarà sul podio per la Nona sinfonia in re minore di Ludwig van Beethoven. Un concerto che vedrà in platea, accanto al Pontefice, delegazioni di famiglie da tutto il mondo. «Mi sto preparando da tempo a quest’incontro con un personaggio unico, studiando e ristudiando la partitura», racconta il direttore. Che non nasconde l’emozione. «Tanto più che Ratzinger è anche un musicista - sorride -. Perché se è vero che ogni volta che dirigo o mi metto al pianoforte cerco sempre di dare il meglio, è pur vero che sapere che in platea c’è un ascoltatore competente, mi carica di una maggiore responsabilità».

Perché, maestro Barenboim, per il Papa ha scelto la "Nona" di Beethoven?
Quando mi è stato chiesto di dirigere per Benedetto XVI ho pensato che in quell’occasione sul palco dovesse essere riunita tutta la famiglia Scala e per questo mi sono orientato su una partitura che coinvolgesse non solo l’orchestra, ma anche il coro. L’arrivo del Papa alla Scala sarà un momento di festa. La Nona di Beethoven, che culmina nel celeberrimo Inno alla gioia, assume un significato di fratellanza universale: il messaggio che il compositore mette nell’ultima parte della sinfonia è rivolto a tutta l’umanità, così come sono rivolte a tutti gli uomini le parole che il Papa pronuncia instancabilmente. Anche per chi non è cristiano – come per me che sono ebreo – quella di Benedetto XVI è una figura di riferimento, un protagonista del nostro tempo con il quale confrontarsi.

Oltre alla musica, cosa dirà al Papa?
Non so ancora cosa prevede il protocollo. Certo, mi piacerebbe approfondire con lui una problematica che sta a cuore a entrambi, quella del dialogo tra i popoli. Benedetto XVI non si stanca mai di lanciare appelli a favore della pace e del dialogo, specie in Medioriente. Getta semi. Quello che cerco di fare io con la West Eastern Divan orchestra dove siedono fianco a fianco musicisti israeliani, palestinesi e arabi che, pur tra molte difficoltà, provano a dialogare attraverso la musica.