06.02.2018
Musica nel segno di Lisa Batiashvili e di Prokofiev
Copertina, lunga intervista e recensione da 5 stelle
Colpisce l’approccio “particolarmente malinconico e cupo” del Concerto n.2 con il lungo solo del violino “realizzato in un unico respiro musicale”.
Positivamente sottolineato il rapporto con Nézet-Séguin, come nel “brillantissimo” secondo movimento del Concerto n.1, per “compattezza con cui si muovono nei frequenti cambi di tempo, seconda solo alla ricchezza di scambio tra podio e solista”.
“Cosa si può dire di più quando una solista riesce in una battuta a passare dalla meccanicità al lirismo più sfrenato come all’inizio del successivo Moderato?” [Riccardo Cassani]
Positivamente sottolineato il rapporto con Nézet-Séguin, come nel “brillantissimo” secondo movimento del Concerto n.1, per “compattezza con cui si muovono nei frequenti cambi di tempo, seconda solo alla ricchezza di scambio tra podio e solista”.
“Cosa si può dire di più quando una solista riesce in una battuta a passare dalla meccanicità al lirismo più sfrenato come all’inizio del successivo Moderato?” [Riccardo Cassani]