Guarda "Hard Case", il nuovo video che annuncia l''uscita del nuovo album siglato Tedeschi Trucks Band!
Guarda "Hard Case", il nuovo video che annuncia l''uscita del nuovo album siglato Tedeschi Trucks Band!
16.01.2019

Guarda "Hard Case", il nuovo video che annuncia l''uscita del nuovo album siglato Tedeschi Trucks Band!

Si intitolerà "Signs", e uscirà il 15 febbraio: prenotalo subito!

Una rocambolesca storia d'amore in un cartoon "vecchio stile" per 'Hard Case', il primo singolo dal nuovo album della premiata ditta Tedeschi Trucks. Per leggere la storia dell'album leggi più sotto, ma clicca subito
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La Tedeschi Trucks Band, irrefrenabile forza della natura di 12 elementi (vincitrice di GRAMMY®) diretta dai coniugi Derek Trucks e Susan Tedeschi, ha annunciato l’uscita del nuovo album ‘Signs’, prevista per il 15 febbraio su etichetta Fantasy Records. Negli undici brani (tutti originali) l’album soddisfa in pieno gli appetiti onnivori del gruppo, che durante la realizzazione fronteggiava con fede e fermezza un duro periodo costellato di lutti. La grande classe dell’ensemble è in bella mostra in una collezione di gemme, in cui il superamento delle barriere fra generi musicali è la regola, in un ampio spettro che va dall’inno soul alla ballad dolceamara e al più travolgente rock and roll.

In occasione dell’annuncio, la Tedeschi Trucks Band ha realizzato il nuovo brano “Hard Case,” che mette in vetrina tanto l’impareggiabile chitarra di Derek quanto l’incredibile voce soul di Susan.

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‘Signs’ è il frutto di un vero sforzo collettivo della band, dove tutti gli straordinari dodici elementi rivestono un ruolo di primo piano. Come nel caso dei precedenti, l’album è stato registrato nello studio Swamp Raga (posizionato dietro la casa di Susan e Derek), con contributi dei confratelli Warren Haynes, Oliver Wood, Doyle Bramhall II e Marc Quiñones. Trucks ha condiviso il ruolo di produttore con Jim Scott (già con Tom Petty e i The Rolling Stones), e di tecnico del suono tanto con Scott che con Bobby Tis. L’album è stato inciso live in studio per la prima volta su nastro analogico da due pollici utilizzando la console Neve originale già in dotazione nello studio combinata con un registratore a nastro Studer degli anni ‘70.

Un senso di frustrazione e di perdita adombra certi punti di ‘Signs.’ Una serie di tragedie ha colpito la compagnia durante la composizione e l’incisione dei brani: la scomparsa di membri della famiglia e di amici, come lo zio di Derek (e membro della Allman Brothers Band) Butch Trucks, del fondatore della storica band Gregg Allman, e dei mentori Leon Russell e Col. Bruce Hampton. Polarizzazione politica, intolleranza, la continua minaccia all’ambiente (sempre più sotto assedio) sono temi apertamente e sinceramente trattati nei testi.

“Questo è il primo nostro disco dove, quando lo ascolto, mi sento in un posto specifico” – spiega Derek – ”Mi sento collocare in una posizione particolare, e toccare qualche nervo scoperto.”

Allo stesso tempo, “Signs” accenna anche a quell’ottimismo e a quel senso di speranza che è ormai una cifra del messaggio della TTB, tanto in studio che dal vivo. “Siamo molto fortunate a fare ciò che facciamo, e ci prendiamo la responsabilità di creare qualcosa di positivo per contrastare tanta negatività” asserisce Susan. “Tutti abbiamo a volte a che fare con circostanza tragiche. Come musicista, penso sia affar mio uscire allo scoperto, sparar fuori quanto di meglio so fare, e offrire ispirazione.”

La band inizierà un lungo tour dedicato alla pubblicazione di “Signs”, a partire da un concerto alla Brooklyn Academy of Music il 20 febbraio, proseguendo poi in tutti gli Stati Uniti e in Europa (due le date italiane in aprile: il 17 al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il giorno dopo al Teatro Politeama di Trieste) e a finire quest’estate, di ritorno negli States.