Nato a Liverpool nel 1940, John Winston Lennon si avvicina alla musica grazie alla madre Julia, che lo incoraggia a seguire la propria passione, insegandogli i primi accordi di chitarra. Morta in un tragico incidente nel 1958, la figura materna resterà sempre un punto di riferimento per l’artista. Le prime esperienze creative risalgono agli anni del liceo, quando John fonda i The Quarrymen, gruppo nel quale entrano in pianta stabile anche Paul McCartney e George Harrison. E che rappresenta il nucleo della band che segnerà la storia della musica contemporanea, attraverso una decade di hit indimenticabili e album di enorme successo.
DAI THE BEATLES ALLA CARRIERA SOLISTA
La carriera solista di John Lennon ha inizio con i The Beatles ancora non ufficialmente sciolti. A fine anni ’60, infatti, gli insanabili contrasti artistici e personali con Paul McCartney portano l’altro leader della band ad allontanarsi dai compagni per seguire i propri progetti. Lavorando in coppia con l’artista giapponese Yoko Ono, che sposa nel 1969, John Lennon dà alle stampe vari lavori sperimentali orientati all’avanguardia elettronica. Il primo singolo di grande successo è “Give peace a chance”, brano pacifista che diventa il simbolo di una generazione e che la coppia presenta in occasione di un bed-in di protesta tenutosi a Montreal. Il 1970 è un anno chiave per la discografia di John Lennon. Dopo il lancio del celebre singolo “Instant Karma! (We All Shine On)”, infatti, esce John Lennon/Plastic Ono Band, album ricco di grandi canzoni, fra cui “Working Class Hero”.
IL SUCCESSO PLANETARIO DI “IMAGINE”
La consacrazione da solista arriva, però, l’anno successivo. Nel 1971, dopo il lancio del singolo “Power to the people”, giunge il momento di “Imagine”, capolavoro assoluto che è pietra miliare nella biografia di John Lennon. Pubblicato a settembre, è un album eterogeneo, che include l’indelebile title-track e altri pezzi da novanta, fra cui “Happy Xmas (War is over)”. Allo strepitoso riscontro di pubblico e critica conseguito da “Imagine”, segue un periodo di forte turbolenza per John Lennon, coinciso con l’abuso di droghe e alcol e la separazione momentanea da Yoko Ono. Proprio in questa fase, pubblica “Mind games”, album che riesce solo in parte a bissare il successo del precedente lavoro.
GLI ULTIMI ALBUM E LA TRAGICA SCOMPARSA
Il ritorno sulle scene è dettato dall’uscita nel 1974 di “Walls and Bridges”, album di John Lennon contenente “Whatever gets you thru the night”, singolo che raggiunge la vetta delle classifiche americane. Nel novembre dello stesso anno, John Lennon si esibisce sul palco del Madison Square Garden di New York assieme a Elton John, in quella che poi sarebbe diventata l’ultima apparizione live. Nel 1975, il nuovo album “Rock’n’roll” sale alla ribalta grazie al successo della cover di “Stand by me” di Ben King e quasi in contemporanea, John Lennon si ricongiunge con l’amata Yoko Ono.
Dopo 5 anni di silenzio, nell’ottobre del 1980, l’artista torna alla musica con “Double fantasy”. Ma pochi giorni dopo la pubblicazione dell’album, John Lennon viene brutalmente assassinato a colpi di pistola presso la propria dimora di New York. Ed il mondo intero non può far altro che piangere una delle leggende del ‘900.