Il Trio Modigliani diventa il Trio Metamorphosi e pubblica un album dedicato a Schumann
09.10.2015

Il Trio Modigliani diventa il Trio Metamorphosi e pubblica un album dedicato a Schumann

"Penso che siate un grande trio": così Antonio Meneses, violoncellista del celebre 'Beaux Arts Trio', definiva il Trio Modigliani, formato nel 2005 da Mauro Loguercio e dai due fratelli Angelo e Francesco Pepicelli.

Anche altri illustri esponenti della musica cameristica, da Renato Zanettovich, violinista del 'Trio di Trieste' ("Un magnifico Schubert, siete estremamente efficaci") a Bruno Giuranna ("Un ottimo trio, la coesione fra gli strumenti è assolutamente rara, è stato un piacere ascoltarvi. Bravissimi!"), si sono espressi in modo lusinghiero al riguardo.

E quest’anno, improvvisa, la decisione di cambiare denominazione.

Di solito i complessi cameristici cambiano formazione mantenendo lo stesso nome: qui si cambia denominazione mantenendo la stessa formazione.

Il nuovo un nome vuol essere un inno al processo continuo di cambiamento, così necessario in ambito artistico e intende sottolineare l’anelito di crescita di un complesso cameristico mai schiavo dell'abitudine, anzi, sempre pronto a mettersi in gioco con la volontà di creare prospettive di unicità in ogni performance.

I tre musicisti vantano, oltre ai dieci fruttuosi anni insieme nel Trio Modigliani, anche altre precedenti esperienze cameristiche di primissimo piano: in duo (violoncello e pianoforte), in quartetto d'archi, nonché collaborazioni con artisti del calibro di Magaloff, Pires e lo stesso Meneses. Si sono esibiti in alcune delle le sale più prestigiose del mondo, dalla Philharmonie di Berlino al Teatro alla Scala di Milano, dalla Salle Gaveau di Parigi alla Suntory Hall di Tokyo, dalla Carnegie Hall di New York al Coliseum di Buenos Aires.

La 'metamorfosizzazione' darà vita ad una serie di interessanti progetti, fra cui la pubblicazione per DECCA dell'integrale per trio di Schumann.

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