23.10.2001

IL SUONO DORATO DI RYAN ADAMS

"Gold" entra nelle chart e nel cuore di chi ama il rock a stelle e strisce

27 anni, un recente passato come leader dei Whiskeytown, una delle più influenti band di alternative country, il movimento musicale nato negli anni novanta per recuperare il grande sound di act come The Band, Neil Young, Bob Dylan ed il primo Springsteen; questo è il ritratto di Ryan Adams, giunto al secondo album solista dopo il debutto di "Heartbreaker", un anno fa.
Ascoltare "Gold" è comprendere appieno il suono della "Promised land", tra ballate pianistiche da groppo in gola ("Sylvia Plath"), schitarrate alla Tom Petty vecchia maniera ("Enemy within"), shuffle gioiosi per le strade della Grande Mela ("New York, NY"), delicati richiami al Van Morrison più amato ("Answering bell"). Pensare che di "Gold" se ne siano accorti non pochi qui da noi è realizzare anche che fra urletti, ritmi da incubo e faccine da schermo Tv, la grande musica ogni tanto riesce ad entrare nelle nostre chart.