11.10.2012
ON THE ROAD: da oggi il film di Walter Salles nella sale italiane. Nella colonna sonora Charlie Haden e Brian Blade
Il 2012 vedrà la pubblicazione della colonna sonora dell´atteso film On the Road, siglato da Walter Salles e Francis Ford Coppola. La colonna sonora contiene staordinarie composizioni originali di Gustavo Santaolalla (già insignito di più premi: Academy Award, BAFTA e Golden Globe) più una collezione di brani del periodo (fine anni ´40) tra blues, bebop e classiche ballad.
Il regista brasiliano Walter Salles è noto per il suo film biografico "I diari della motocicletta", acclamato dalla critica e nominato agli Oscar, dedicato alle vicende del giovane Che Guevara. La sua rilettura del classico dell´era beat per eccellenza cattura le atmosfere febbrili, l´anticonformismo, lo spirito dell´America profonda che pervadono il libro, ritratto e manifesto di un´intera generazione. L´occhio di Salles, sensibile all´autentico, alle metafore, alle sfumature è ritrovabile nella colonna sonora di On The Road, su etichetta Impulse/Surco Records.
L´elegante partitura di Gustavo Santaolalla ora completa, ora contrasta le molteplici atmosfere dei brani originali usati nella pellicola. La sensualità dell´ipnotico "Roman Candles" e il fuoco lento di "Keep It Rolling" sono perfetti nell´evocare le notti bianche di quella rovente fine degli anni `40. L´atmosferica "Reminiscence" e "I Think of Dean" catturano l´essenza del Blues del Delta senza ripercorrerne la lettera in un pedante esercizio di stile.
Santaolalla è uno dei soli tre compositori ad avere vinto due Academy Awards per la miglior colonna sonora in due anni consecutivi, per Brokeback Mountain nel 2005 e per Babel nel 2006. A lato della sua attività di stimato autore per il cinema, il compositore argentino ha un ricco background nel folk, nel jazz e nella latin music sia in contesti tradizionali che "progressive" e ha conseguito anche un prestigioso premio come Producer of the Year ai Latin Grammy®. Questa ampiezza di orizzonti gli ha permesso di operare con autorevole creatività nel creare musica emozionalmente sempre all´altezza delle aspettative.
"Sapevo fin dall´inizio di non avere alcuna intenzione di produrmi in imitazioni di Charlie Parker, per cui ho creato un sound sufficientemente jazzistico, ma con una sua originalità": così spiega il suo approccio ad ampio spettro nell´affrontare le varie scene del film. Per le quali ha cercato ispirazione in compositori in grado di fondere minimalismo, primitivismo e musica classica, certo che i suoi collaboratori - il grande contrabbassista Charlie Haden e il batterista Brian Blade - avrebbero conferito una forte impronta bebop alle registrazioni.
Santaolalla si è accostato alle scene che richiedevano una stretta "ortodossia afrocubana" con umiltà e rispetto, aderendo alla lettera di quello stile meticcio anche grazie all´apporto di alcuni pionieri e creatori del genere.
Music supervisor in sei film vincitori di Oscar (inclusi Babel, Maria Full of Grace, 21 Grams, Precious), Lynn Fainchtein ha selezionato le tracce dell´epoca fra i sei gruppi di centoventi pezzi ciascuno reperiti nella ricerca effettuata per la realizzazione del film. La colonna sonora in tal modo si addentra nell´opera di acclamati musicisti come Slim Gaillard, Thelonious Monk, Billie Holiday, Charlie Parker e Perez Prado a volte optando per capolavori tra i meno conosciuti, dando così all´ascoltatore un´impressione di freschezza anche nell´avvicinarsi a grandi classici. La sontuosa eleganza di queste tracce contrasta a meraviglia con il sound sinistro di "Death Letter Blues" di Son House e con lo swing eccentrico di due pezzi di Slim Gaillard (Kerouac, nel libro, si entusiasma proprio per una performance di Gaillard)
"Abbiamo effetuato ricerche approfondite della musica del periodo fra il 1947 e il 1951. Walter voleva pezzi dell´epoca, ma non i successi più battuti. Nella musica cercava l´atmosfera" spiega Lynn Fainchtein."Analizzava e individuava i flussi narrativi del libro, ed era alla ricerca di musica che avesse lo stesso ritmo. C´era sempre un sottinteso di follia in ogni brano prescelto, anche nelle ballad più lente. Voleva qualcosa in grado di provocare, di dare una scossa, sempre e comunque."
Il metodo di Salles nel ricercare l´esatto mood per ogni scena di On the Road era un´appassionata e continua ricerca. Fainchtein ricorda che spesso passeggiava per il set in compagnia di una copia di Jazz et cinéma (Cahiers du cinéma, 2000), un tomo francese sulla relazione fra jazz e cinema. "Walter affronta sempre ogni cosa con grande profondità: voleva andare nei posti esatti menzionati nel libro. Ha davvero portato sullo schermo On the Road: lo ha davvero riprodotto, in modo magnifico."
La music supervisor messicana, nel corso della sua carriera ventennale, ha lavorato per una quarantina di film, ma afferma che l´impegno diretto di Salles in questo caso è stato determinante e rivelatore. "Si è trattato di un incredibile processo creativo. Ciò che ho scoperto mi ha cambiato profondamente. Artisti come Bukka White, Slim Gaillard, Son House mi hanno davvero arricchito", rivela. "È stata una laurea in supervisione musicale." Gustavo Santaolalla si mostra altrettanto entusiasta, e riguardo al suo contributo afferma con orgoglio: "On the Road è un libro che ho letto da ragazzo, in Argentina. Esserne parte, e vedere la mia musica al fianco di quella di Charlie Parker, Ella Fitzgerald e Dinah Washington è davvero il classico avverarsi di un sogno per un ragazzo cresciuto nei sobborghi di Buenos Aires."
On the Road fu scritto nel 1951 e pubblicato dalla Viking Press nel 1957. Come noto, Kerouac aggermò di averlo scritto in tre settimane, battendo incessantemente a macchina su di un rullo di carta lungo poco meno di quaranta metri. Quando il libro fu pubblicato, The New York Times lo elogiò come "la più perfetta, limpida e importante espressione mai realizzata dalla generazione cui Kerouac stesso anni fa ha dato il nome di `beat,´ della quale è il principale esponente." È il romanzo di formazione di due amici - Salvatore "Sal" Paradise e Dean Moriarty - di opposti temperamenti, imbarcati in lunghi, epifanici, visionari viaggi su strada. Il fluire incessante e febbrile della prosa evoca la frenetica spontaneità dell´era bop, ma la sensibilità di Kerouac nel dipingere I suoi giovani personaggi ha fatto di On the Road un successo che dura da più di mezzo secolo. E sebbene la colonna sonora del passaggio dall´adolescenza alla maturità sia cambiato nel corso dei decenni - dal bebop all´hip-hop - il contenuto emozionale di questo viaggio interiore resta intatto. On the Road: Original Motion Picture Soundtrack celebra la gioia, ed esprime il dolore e la frustrazione del crescere con vitalità, tenerezza, e con raffinata passionalità.
Il film, già presentato al Festival di Cannes, esce oggi nelle sale italiane (il film è distribuito da Medusa Film). Vedi il link a fondo pagina per accedere al sito di Medusa Film.