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Scopri tutte le news dal mondo della musica jazz: aggiornamenti sugli artisti, nuovi dischi, premi e curiosità.

La scomparsa di Paul Motian
24.11.2011

La scomparsa di Paul Motian

La scomparsa di Paul Motian non è una notizia che, ragionevolmente, dovrebbe cogliere di sorpresa. Il grande batterista e bandleader aveva raggiunto la ragguardevole età di 80 anni. Eppure, anche e soprattutto per chi - come chi scrive - abbia avuto la ventura di incontrarlo di persona, resta difficile abituarsi all´idea che una persona tanto vitale, affabile e instancabile risulti ormai assente. Motian è stato un batterista - e un musicista tourt court - anomalo, molto personale nell´approccio allo strumento, e estremamente originale nel modo di concepire la musica, come ampiamente dimostrato nella sua lunga attività di direttore di piccoli gruppi: ensemble a volte rivoluzionari (come il celebratissimo trio con gli allora giovani Joe Lovano e Bill Frisell), e sempre ricchi di inventiva. Una visione, quella di Motian, spesso eccentrica e anticonformista, e per questo motivo tanto stimolante.
 
FRANCESCO GRILLO alla Feltrinelli di Milano presenta "Highball"
22.11.2011

FRANCESCO GRILLO alla Feltrinelli di Milano presenta "Highball"

Francesco Grillo è una rivelazione. Intendiamoci: Grillo è un apprezzato interprete classico, con una considerevole carriera alla spalle. Ma siamo qui per parlarne come pianista-compositore, e sotto questo aspetto per molti si tratterà di una sorpresa. Questo album nasce per suggerimento di Stefano Bollani, suo amico qui ospite in tre straordinari duetti. Highball è di fatto, più che una semplice raccolta di composizioni più e meno recenti, il ritratto di un musicista di grande talento, di una personalità non comune. Cresciuto in una famiglia di tradizioni musicali, Grillo inizia lo studio del pianoforte all´età di otto anni (si diplomerà al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano) e già tre anni dopo si cimenta con i primi abbozzi di composizione. I suoi primi modelli sono i grandi romantici (Chopin, Liszt). A quindici anni scrive la sua prima vera e propria sonata: si rafforza in lui la padronanza del pianismo a cavallo del secolo e della prima metà del Novecento, quello dei grandi autori russi (Scriabin, Rachmaninov, Prokofiev) e della scuola francese (Ravel in primis). Al tempo stesso ascolta Bill Evans e i grandi pianisti di jazz, con una spiccata predilezione per Bud Powell. Questo per quanto attiene la biografia. Ora, la musica. Francesco Grillo è da considerarsi un erede del pianismo classico europeo: una tradizione cui guarda con grande coinvolgimento e rispetto, ma da una prospettiva contemporanea, dal punto di vista privilegiato di chi ha il vantaggio di vivere nel secolo "dopo", e può per questo allargare i propri orizzonti creativi partecipando a tradizioni musicali di provenienza diversa. La perfetta padronanza del linguaggio compositivo degli autori già citati, ai quali si può aggiungere il nome di Schumann, è evidente fin dalle prime note. Pure, Grillo è un artista del ventunesimo secolo e ha l´opportunità e la capacità di espandere la propria area creativa recuperando alla tradizione classica lo strumento cardine della prassi dell´"altra" grande eredità del Novecento musicale, il jazz: l´improvvisazione. Che, unita al groove inequivocabile che permea alcune delle pagine presenti nel disco, mostra una felice integrazione fra mondi all´apparenza lontani. Ne risulta una musica complessa, di grande lirismo, un frutto maturo e del tutto privo dei prestiti posticci e di certe citazioni imbarazzanti che hanno afflitto tanti, troppi infelici tentativi di "fusione" fra jazz e tradizione classica dell´ultimo mezzo secolo. Ancora: la musica di Francesco Grillo è eminentemente pianistica, vale a dire modellata sullo strumento, pensata per e attraverso il pianoforte. Anche in questo il nostro prosegue una tradizione ben radicata: si pensi a Chopin, a Rachmaninov, ma d´altro canto anche a Thelonious Monk e Bill Evans (il quale, anche per origine famigliare, partecipava del medesimo amore per la letteratura pianistica russa, dando luogo però ad esiti musicalmente diversissimi da Grillo). È forse questo aspetto della sua arte a rendere tanto sensazionale l´intesa perfetta, il mirabile gioco di specchi che si disvela nei tre episodi centrali del disco, in cui Grillo fronteggia un altro grande protagonista del pianoforte contemporaneo: Stefano Bollani.
 
Nuovo sito delle PUPPINI SISTERS: HOLLYWOOD!
21.11.2011

Nuovo sito delle PUPPINI SISTERS: HOLLYWOOD!

The Puppini Sisters: HOLLYWOOD! ... e lo scanzonato-geniale kitsch del trio vocale non risparmiò neanche le dorate atmosfere della Hollywood dei tempi che furono. Anzi, si può dire che raramente le tre "sorelle" si siano trovate tanto a proprio agio come nell´interpretare Diamonds Are a Girl´s Best Friends e atri temi legati alla storia del cinema (musicale e non) degli anni d´oro: I Got Rhythm, Get Happy, Moon River, September Song, I Feel Pretty (quest´ultimo - si sa - da "My Fair Lady") e altri ancora. Da oggi è sul web un nuovo sito delle tre scanzonate "sorelle", con foto, bio, video e tutto quello che riguarda il Puppini-World: clicca sulla copertina dell'album qui sotto per accedere direttamente!
 
FRANCESCO GRILLO alla Feltrinelli di Milano presenta "Highball"
20.11.2011

FRANCESCO GRILLO alla Feltrinelli di Milano presenta "Highball"

Francesco Grillo è una rivelazione. Intendiamoci: Grillo è un apprezzato interprete classico, con una considerevole carriera alla spalle. Ma siamo qui per parlarne come pianista-compositore, e sotto questo aspetto per molti si tratterà di una sorpresa. Questo album nasce per suggerimento di Stefano Bollani, suo amico qui ospite in tre straordinari duetti. Highball è di fatto, più che una semplice raccolta di composizioni più e meno recenti, il ritratto di un musicista di grande talento, di una personalità non comune. Cresciuto in una famiglia di tradizioni musicali, Grillo inizia lo studio del pianoforte all´età di otto anni (si diplomerà al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano) e già tre anni dopo si cimenta con i primi abbozzi di composizione. I suoi primi modelli sono i grandi romantici (Chopin, Liszt). A quindici anni scrive la sua prima vera e propria sonata: si rafforza in lui la padronanza del pianismo a cavallo del secolo e della prima metà del Novecento, quello dei grandi autori russi (Scriabin, Rachmaninov, Prokofiev) e della scuola francese (Ravel in primis). Al tempo stesso ascolta Bill Evans e i grandi pianisti di jazz, con una spiccata predilezione per Bud Powell. Questo per quanto attiene la biografia. Ora, la musica. Francesco Grillo è da considerarsi un erede del pianismo classico europeo: una tradizione cui guarda con grande coinvolgimento e rispetto, ma da una prospettiva contemporanea, dal punto di vista privilegiato di chi ha il vantaggio di vivere nel secolo "dopo", e può per questo allargare i propri orizzonti creativi partecipando a tradizioni musicali di provenienza diversa. La perfetta padronanza del linguaggio compositivo degli autori già citati, ai quali si può aggiungere il nome di Schumann, è evidente fin dalle prime note. Pure, Grillo è un artista del ventunesimo secolo e ha l´opportunità e la capacità di espandere la propria area creativa recuperando alla tradizione classica lo strumento cardine della prassi dell´"altra" grande eredità del Novecento musicale, il jazz: l´improvvisazione. Che, unita al groove inequivocabile che permea alcune delle pagine presenti nel disco, mostra una felice integrazione fra mondi all´apparenza lontani. Ne risulta una musica complessa, di grande lirismo, un frutto maturo e del tutto privo dei prestiti posticci e di certe citazioni imbarazzanti che hanno afflitto tanti, troppi infelici tentativi di "fusione" fra jazz e tradizione classica dell´ultimo mezzo secolo. Ancora: la musica di Francesco Grillo è eminentemente pianistica, vale a dire modellata sullo strumento, pensata per e attraverso il pianoforte. Anche in questo il nostro prosegue una tradizione ben radicata: si pensi a Chopin, a Rachmaninov, ma d´altro canto anche a Thelonious Monk e Bill Evans (il quale, anche per origine famigliare, partecipava del medesimo amore per la letteratura pianistica russa, dando luogo però ad esiti musicalmente diversissimi da Grillo). È forse questo aspetto della sua arte a rendere tanto sensazionale l´intesa perfetta, il mirabile gioco di specchi che si disvela nei tre episodi centrali del disco, in cui Grillo fronteggia un altro grande protagonista del pianoforte contemporaneo: Stefano Bollani.
 
Articolo-saggio su AXE: l'analisi di "Guitar Man" di GEORGE BENSON
19.11.2011

Articolo-saggio su AXE: l'analisi di "Guitar Man" di GEORGE BENSON

AXE, la rivista specializzata nel mondo delle chitarre, colpisce ancora: un lungo articolo di Gaetano Valli (come sempre corredato da esempi musicali minuziosamente trascritti su pentagramma) è questa volta dedicato a "Guitar Man", l'album-capolavoro di George Benson uscito di recente per Concord Jazz.
 
Un nuovo box di chet baker targato universal music italia
18.11.2011

Un nuovo box di chet baker targato universal music italia

Sempre più incredibile. CHET BAKER The Riverside & Jazzland Albums - Se il protagonista è Chet Baker. Se il box contiene i 7 album incisi nel ruolo di leader per la Riverside nel periodo della sua ascesa, la fine degli anni ´50, quando Chet fu anche in Italia - Se nel libretto di 16 pagine di ogni album sono fedelmente riprodotti copertina e informazioni discografiche - Se i compagni d´avventura sono Johnny Griffin, Herbie Mann, Pepper Adams, Zoot Sims, Bill Evans, Kenny Drew, Al Haigh, Paul Chambers, Philly Joe Jones, Danny Richmond e i "nostri" Gianni Basso, Renato Sellani, Franco Cerri e se infine il prezzo è eccezionale... ... allora siamo di nuovo di fronte ad un nuovo box realizzato da Universal Music Italia destinato ad un altro grande successo (anche) internazionale
 
Intervista a JOHN SCOFIELD su AXE
17.11.2011

Intervista a JOHN SCOFIELD su AXE

Sul numero di AXE, la rivista specializzata nel mondo delle chitarre, Alessandro Zanoli intervista John Scofield.
 
Michel Legrand - Noël! Noël!! Noël!!! Guarda il video e ascolta le canzoni!
16.11.2011

Michel Legrand - Noël! Noël!! Noël!!! Guarda il video e ascolta le canzoni!

Michel Legrand Alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, Michel Legrand resta lo stesso giovane musicista che ha incantato il mondo del cinema e che ha realizzato colonne sonore per oltre mezzo secolo. Così, quando è nata l´idea di un album di Natale nella migliore delle tradizioni americane, Michel Legrand è stata la scelta più ovvia per sviluppare questo progetto e realizzare un bellissimo albero di Natale, illuminato dalle luci più abbaglianti. Legrand, 3 volte Premio Oscar (13 nominations) e 5 volte vincitore del Grammy Award © come miglior compositore, ci ha da sempre regalato indimenticabili melodie e composizioni che si librano, suonano e aleggiano con dolcezza nell´aria. Oggi chiunque è in grado di riconoscere il suo " tocco francese", da Hollywood a Parigi. Per più di trent´anni è stato il collaboratore fidato del regista francese Jacques Demy, i cui musicals della Nouvelle Vague (`Les Parapluies de Cherbourg´, `Les Demoiselles de Rochefort´) semplicemente non sarebbero mai esistiti senza gli spartiti di Legrand. Alcuni di questi film, sono conosciuti a livello internazionale (`What are you doing for the rest of your life?´, `Watch What Happens´), altri sono stati composti per Hollywood come `The Windmills of Your Mind´, `The Thomas Crown Affair´, o la canzone `Summer of 42´. Tutti questi brani sono stati interpretati da un´impressionante galleria di artisti, da Ray Charles ad Aretha Franklin e Barbra Streisand, rendendo Legrand l´equivalente francese di Cole Porter, il cugino Francese di Quincy Jones o Nelson Riddle. Sempre alla ricerca di nuove meraviglie, ha accolto l´offerta di un "Album di Natale" con l´entusiasmo e l´emozione che non lo contraddistinguono da sempre, mettendo immediatamente in moto la sua fiammeggiante macchina musicale. Una volta selezionati i dodici titoli che avrebbero reso omaggio al Natale, soprattutto dal repertorio americano, Michel Legrand è partito alla volta di New York City per la registrazione. Lo aspettavano sul posto un ensemble di 50 musicisti americani che componevano una big band e un´orchestra sinfonica completati dalla celestiale arpa di of Catherine Michel, prima arpista dell´Opéra di Parigi. Difficile che si ripresenti l´opportunità di ascoltare tutti questi artisti in un unico progetto: Jamie Cullum, Rufus Wainwright, Mika, Madeleine Peyroux, Iggy Pop e addirittura la first Lady Carla Bruni. Ma, d´altra parte non è sempre Natale! Per questa grande occasione Michel Legrand ha composto `Noël d´espoir´, una canzone a cinque voci, operazione molto simile a quanto fatto per `Les Demoiselles de Rochefort´ e `Peau d´âne´, divenuti veri e propri standard natalizi. A bordo di questa carrozza di prima classe tutti hanno trovato un posto, ognuno con l´apporto del proprio animo, della propria memoria musicale e culturale. E´ impossibile non pensare a Sinatra ascoltando la performance di Jamie Cullum o a Billie Holiday quando Madeleine Peyroux canta `Have yourself a merry little Christmas´. Anche se alcuni degli artisti sono molto lontani dal loro abituale percorso musicale - come Iggy Pop, che segue le orme di Bowie in `Little Drummer Boy´- tutti hanno preso parte al progetto con grande agio e flessibilità. Noël! Noël!! Noël!!! Ci farà credere ancora a Babbo Natale! Clicca sulla copertina qui sotto per accedere al video, con la voce di Madeleine Peyroux alle prese con il classico "Have Yourself A Merry Little Christmas" e per avere un assaggio di alcuni brani-capolavoro dell'album!
 
90 MILES: U.S.A. e Cuba insieme. Cosa dice la critica?
15.11.2011

90 MILES: U.S.A. e Cuba insieme. Cosa dice la critica?

90 miglia: questa la distanza che separa gli Stati Uniti dall'isola di Cuba. Una distanza geograficamente insignificante, ma politicamente ancora quasi insormontabile. Ma questo non interesa, non riguarda e non ostacola i musicisti, che sul solco di quanto accaduto dagli esperimenti pionieristici di Dizzy Gillespie e Machito negli anni '40, danno vita ad un progetto straordinario. Straordinario sia sul piano artistico, che per le ovvie implicazioni umane: il motto (già sentito, ma sempre valido) potrebbe essere "la poltica divide, la musica unisce". In 90 MILES troviamo il vibrafonista Stefon Harris, il sassofonista David Sánchez e il trombettista Christian Scott in compagnia di colleghi cubani (tra i quali i pianisti Rember Duharte e Harold López-Nussa): il disco è stato interamente inciso e realizzato a Cuba. Clicca sulla copertina del CD qui sotto per accedere ad un video in cui, sulle note dell'aggressivo "Nengueleru" che apre il CD, vengono mostrati alcuni fra i più che lusinghieri commenti apparsi sulla più autorevole stampa U.S.A.
 
Guarda il video di "The Lee Morgan Story" dall'ultimo album di BEN WILLIAMS, la nuova stella del contrabbasso
14.11.2011

Guarda il video di "The Lee Morgan Story" dall'ultimo album di BEN WILLIAMS, la nuova stella del contrabbasso

Ecco un vero nuovo riferimento per le giovani generazioni di bassisti: Ben Williams, già vincitore del 2009 Thelonious Monk Institute International Jazz Competition è uno dei contrabbassisti oggi più richiesti da musicisti come Wynton Marsalis, Herbie Hancock, Pat Metheny, Terence Blanchard, Nicholas Payton, Paquito D´Rivera, Cyrus Chestnut, Benny Golson, George Duke, Eric Reed, Dee Dee Bridgewater, Roy Hargrove, Jacky Terrasson e Stefon Harris. Nel brano "The Lee Mogan Story" emcee John Robinson "rappa" accompagnato da Chistian Scott, cui è damandato evocare la tromba del geniale e sfortunato musicista (assassinato nel 1973 per motivi di gelosia): clicca sulla copertina dell'album qui sotto per accedere al video!
 
"Las pequeñas cosas": guarda il video del "making of" del nuovo album di Josemi Carmona
12.11.2011

"Las pequeñas cosas": guarda il video del "making of" del nuovo album di Josemi Carmona

Cliccando sulla copertina dell'album "Las pequeñas cosas" qui sotto puoi accedere al video del making of, con i contributi di Dave Holland, Paco De Lucia e dell'illustre padre di Josemi Carmona, il grande Pepe Habichuela. Josemi ha ereditato dal padre il talento e la musicalità, divenendo uno dei perni del "clan" Habichuela. Ma ha anche una sensibilità volta ad altri mondi (è stato chitarrista solista del gruppo Ketama). In las pequeñas cosas compaiono influssi e stimoli che provengono non solo dal più puro flamenco (c´è fra gli altri anche il grande Paco De Lucia come ospite) ma anche dal jazz (Dave Holland suona in uno dei brani), dal mondo dell´elettronica (arrangiamenti e tastiere sono di Bugge Wesseltoft) e altro ancora.
 
Francesco Cafiso: un assolo sulle note di "'Round Midnight": il video!
10.11.2011

Francesco Cafiso: un assolo sulle note di "'Round Midnight": il video!

Il sax live di Francesco Cafiso apre Moby Dick al Festival del film di Roma: il video è sul sito di RAI RADIO2, basta cliccare sulla copertina per potervi accedere!
 
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