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Scopri tutte le news dal mondo della musica jazz: aggiornamenti sugli artisti, nuovi dischi, premi e curiosità.

Maria Pia De Vito: performance alla Triennale di Milano
25.02.2010

Maria Pia De Vito: performance alla Triennale di Milano

Oggi pomeriggio, alle 18, Maria Pia De Vito si produrrà in una performance dal titolo Architectonic Tales, come atto di apertura dell'incontro dedicato all'opera dell'architetto Italo Rota. Un'occasione di particolare interesse, vista anche la cornice, se non inedita, perlomeno insolita e sicuramente suggestiva, all'insegna della multidisciplinarietà e dell'interconnessione fra le arti. Ricordiamo che Maria Pia De Vito è risultata vincitrice come miglior vocalist nel referendum TOP JAZZ 2009 indetto dalla storica testata MUSICA JAZZ.
 
Ottima recensione di NEAPOLITAN HEART su All About Jazz
23.02.2010

Ottima recensione di NEAPOLITAN HEART su All About Jazz

Michael Bailey ha recensito il CD di Fabio Morgera NEAPOLITAN HEART sulla pagina americana di All about jazz, punto di riferimento mondiale per il jazz su web. Ne parla molto bene. Riportiamo qui il testo della recensione (La pagina è anche disponibile cliccando sul link qui in fondo): "Trumpeter/producer Fabio Morgera's first album release was Take One (Red Records) in 1988. Hailing from Naples and in 2010 a New York City resident, Morgera recorded several notable collections in the 1990s and 2000s. As a leader Slick (Red Records, 1999) and Colors (Red Records, 2002); as a sideman J.D. Allen's In Search Of (Red Records, 1999); and with the Red Stars collective Red Stars (Red Records, 2004). Morgera also produced In Search Of and Pablo Bobrowicky's New York Connections (Red Records, 2005). Employing a nominal septet, Morgera produces less of a "little big band" sound and more of a dense collaboration. This is illustrated on the diffuse tonal introduction to "Canzone Appassiunata" which straightens out into a tight urban head with a decidedly European flavor. "Reginella" is a moody, lopping piece with Morgera muted and pianist Craig Hartley and vibraphonist Christos Rafalides demonstrating a gentle simpatico in splendid support of the trumpeter. Rafalides' tone is tart and close and his playing expressive and romantic. Hartley takes a harder edge in his solo, his right hand seeking a quiet consonance while his left holds the line. And so the rest of the recital goes: intelligent, warm, and inviting. Morgera has methodically and thoughtfully built a solid jazz career that has led to Neapolitan Heart, his most cosmopolitan recording. He draws from his native Italy those elements that often infuse the Latin tinge. Strite and complex percussion, descending stair arpeggios and humid dance rhythms populate the faster pieces while Morgera's plaintive flugelhorn and Rafalides' vibraphone all but consort on the ballads (the closing "Luntane" is a good example). Morgera's focus is tight and clear on Neapolitan Heart, and the album is enhanced by his considerable production talent and his wispy melodic sense." C. Michael Bailey
 
Esce LA DIFFÉRENCE, il nuovo album si Salif Keita
22.02.2010

Esce LA DIFFÉRENCE, il nuovo album si Salif Keita

Terzo capitolo della storia fra Keita e Universal Music, La Différence non è solo uno degli album più toccanti della sua carriera, ma anche uno dei più politicamente impegnati. Registrato a Parigi, nel natìo Mali, a Los Angeles e a Beirut, il disco inneggia alla tolleranza contro le divisioni culturali: detto dal discendente del grande imperatore Soundjata Keita (XIII sec.) il messaggo suona ancora più credibile... Lasciamo che sia lo stesso artista a parlare: nel brano che dà il titolo all'album afferma, in una sorta di arguto calembour, un pensiero di apparente (quanto disarmante) semplicità: "I'm a black man, my skin is white and I like it, it's my difference I'm a white man, my blood is black, I love that, it's the difference that's pretty" (Salif Keita, "La différence")
 
I quattro grandi concerti di Duke Ellington alla Carnegie Hall in un nuovo box
19.02.2010

I quattro grandi concerti di Duke Ellington alla Carnegie Hall in un nuovo box

Universal Music Italia è orgogliosa di presentare il nuovo cofanetto THE DUKE ELLINGTON CARNEGIE HALL CONCERTS 1943/1947 In otto CD (due per ognuno dei quattro concerti) le registrazioni delle quattro memorabili serate alla prestigiosissima Carnegie Hall di New York (tempio della musica classica occasionalmente aperto all'"altra" grande musica), per la prima volta riunite insieme in un box disponibile in anteprima per il pubblico italiano. I 4 concerti contenuti: gennaio 1943 o dicembre 1944 gennaio 1946 o dicembre 1947 Il primo concerto comprende la prima assoluta della più celebre e riuscita opera di grande respiro mai concepita da Ellington: una lunga suite di tre quarti d'ora in cui il Duca ripercorre idealmente il cammino del popolo neroamericano, dalla schiavitù alla (allora solo auspicata: chissà cosa penserebbe oggi Ellington nel vedere un neroamericano alla Casa Bianca...) integrazione. Il capolavoro, dal significativo titolo di BLACK, BROWN AND BEIGE (i tre passaggi in cui l'identità nera "trascolora" in una piena integrazione culturale in seno alla società americana) non è però il solo pezzo forte del cofanetto. Oltre ad altre suites (The Perfume Suite, The Liberian Suite), l'orchestra, fotografata nei suoi anni d'oro e forte di musicisti come Ray Nance, Johhny Hodges, Lawrence Brown, Ben Webster, Harry Carney, Tricky Sam Nanton, Rex Stewart, Jimmy Hamilton, Oscar Pettiford, Cat Anderson, Al Sears, Taft Jordan, più i cantanti Betty Roche e Al Hibbler sfodera le pagine indimenticabili di quegli anni: Koko, Cotton Tail, Harlem Air Shaft, più i classici Black and Tan Fantasy, Caravan, Mood Indigo. Il cofanetto è completo di un libretto in cui sono integralmente riportate le informazioni discografiche e i quattro saggi già apparsi nella prima edizione in vinile, firmati da Leonard Feather, Jerry Valburn, Stanley Dance e J. R. Taylor. ... e non è finita: tutto questo è offerto al PREZZO CONSIGLIATO DI SOLI 24,90 EURO!
 
TEMPUS TRANSIT comincia a raccoglere consensi
17.02.2010

TEMPUS TRANSIT comincia a raccoglere consensi

Da Dolphin Dance di Herbie Hancock (con un formidabile tandem dei due fratelli Villani) alle suggestioni neomedievali del brano che dà il titolo all´album, un progetto godibile dalla prima all´ultima goccia. Il batterista e compositore campano guida formazioni ricche di ospiti, all´insegna di un jazz contemporaneo privo dei compromessi. Lasciamo sia Federico Vacalebre a parlarne, così come apparso pochi giorni fa sulle pagine de IL MATTINO: Se «Experience», il suo album di debutto come leader, era piaciuto per certe soluzioni intriganti, «Tempus transit» conferma il talento di Pierluigi Villani, forse il miglior batterista newpolitano della sua generazione, figlio d´arte svezzato alla corte di De Simone e poi cresciuto sul crinale tra jazz e pop. La Emarcy, sussidiaria jazz della Universal, memore degli exploit raccolti con Maria Pia De Vito e Luca Aquino, scommette ancora sul jazz campano, e sforna un disco rilassato ed emozionante, dove ritroviamo la regina del canto jazz italiano firmare la prefazione e il trombettista dare man forte ad una squadra di solisti che conoscono l´arte dell´interplay: Roberto Ottaviano al sax soprano e Gaetano Partipilo al sax alto sono le altre voci principali di un lavoro d´insieme, in cui si segnala anche il pianoforte di Francesco «fratello» Villani. Brani originali brillanti e intrisi di fresche melodie mediterranee convivono con riletture dell´Herbie Hancock di «Dolphin dance», del Nick Drake di «Things behind the sun» e della coppia Battisti-Mogol di «29 settembre»: negli ultimi due casi almeno le improvvisazioni avrebbero potuto osare di più, trovando nei temi spunti per discese ardite e risalite più coraggiose. Il drumming di Pierluigi è preciso quanto estroso, inventivo quanto rispettoso della storia del jazz, disposto a cercare l´attenzione, ma anche a restare nelle retrovie, senza strafare. Voce tra le voci in un disco che sembra davvero frutto di un collettivo che sarebbe bello non vedere disperso. F.V.
 
VOCAbuLarieS: attesa per nuovo album di Bobby McFerrin
12.02.2010

VOCAbuLarieS: attesa per nuovo album di Bobby McFerrin

VOCAbuLarieS è la musica di Bobby McFerrin per il 21° secolo. Non assomiglia a nulla di quanto inciso finora dal vincitore di 10 Grammy® Awards. Sette anni di gestazione, una ricca caleidoscopia di influenze che hanno via via formato lo stile innovativo di McFerrin - dalla musica classica alla World Music, dal R´n´B al gospel, e così via - per una nuova cornice in cui si colloca il grande e universalmente famoso cantante: ricco il dettaglio compositivo, tessitura complessa, arrangiamenti elaborati. VOCAbuLarieS parte dalle escursioni vocali, dal senso per l´avventura del McFerrin fin qui noto verso nuovi teritori da esplorare. Costruito con la meticolosità di una sinfonia mozartiana o di un album degli Steely Dan, sommamente eclettico, VOCAbuLarieS può risultare diverso da qualsiasi altro album inciso da chiunque altro. VOCAbuLarieS è nato da un´idea della manager e produttrice Linda Goldstein, da tanto tempo al fianco di McFerrin. "Bobby ora dirigeva i Wiener Philharmoniker, ora sperimentava con registrazioni multiple, ora era in tour con la Voicestra (il suo ensemble di dodici elementi) dedita alle improvvisazioni, e al tempo stesso continuava a dedicarsi alle sue pionieristiche e avventurose performance in solitudine" dice Linda, "e io volevo trovare un modo per intrecciare tutto questo" Si immaginò una nuova musica per ensemble vocale che si basasse su forme compositive complesse ed estese. L´articolazione ricca di inventiva di Bobby, il suo timbro e il suo personale fraseggio sarebbero serviti ai cantanti come modello per infrangere le convenzioni della musica corale tradizionale. "Volevo tentare di imbrigiare il modo di concepire la musica tipico di Bobby, la sua capacità di assorbire stimoli musicali da trutto il mondo per poi creare quell´alchimìa, quel suo nuovo mondo musicale." Per dare inizio all´esperimento, Linda ha ingaggiato Roger Treece, un compositore/arrangiatore (e cantante) di formazione classica. Roger e Linda ascoltarono centinaia di ore di materiale di ogni genere dall´archivio delle registrazioni di Bobby, alla ricerca degli spunti migliori. In sette anni di composizione, registrazione e selezione per realizzare VOCAbuLarieS, Treece ha conseguito una "tripla laurea in Bobby McFerrinisms", dice Linda.
 
Intervista a Christian Scott su REPUBBLICA
09.02.2010

Intervista a Christian Scott su REPUBBLICA

Giuseppe Videtti ha incontrato Christian Scott a Londra, pochi giorni fa. L'intervista è comparsa oggi su Repubblica, in occasione della serata al Blue Note di Milano, dove "il Miles Davis del nuovo millennio" presenta YESTERDAY YOU SAID TOMORROW, il nuovo capolavoro inciso per Concord Jazz negli studi dell'anziano (e mitico) Rudy Van Gelder. L'appuntamento è quindi per stasera nel lussuoso jazz club di via Borsieri
 
IL GRANDE JAZZ: i grandi protagonisti in un megabox a prezzo eccezionale
08.02.2010

IL GRANDE JAZZ: i grandi protagonisti in un megabox a prezzo eccezionale

Il grande jazz in un fantastico box: in 16 CD i più grandi protagonisti in incisioni indimenticabili. Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Count Basie, Billie Holiday, Coleman Hawkins, Duke Ellington, Art Tatum, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Miles Davis, Sonny Rollins, Sarah Vaughan, Chet Baker, Bill Evans, John Coltrane con i loro compagni d´avventura al prezzo consigliato al pubblico di soli EUR 45,90. Il box contiene un libretto con il dettaglio di tutte le informazioni discografiche (brano per brano)
 
Bobby McFerrin: disco in marzo, e concerto alla Scala in maggio
05.02.2010

Bobby McFerrin: disco in marzo, e concerto alla Scala in maggio

L'uscita del nuovo album a cappella "VOCAbuLarieS" è prevista per metà marzo: intanto è già su You Tube la performance appena andata in onda al Sign-Off show su rete NBC (che ha totalizzato 7 milioni e mezzo di spettatori). McFerrin si esibisce da par suo con l'apporto del medesimo ensemble vocale che figurerà nel nuovo disco. Clicca sul link riportato a fondo pagina per accedere al video.
 
Christian Scott presenta YESTERDAY YOU SAID TOMORROW
04.02.2010

Christian Scott presenta YESTERDAY YOU SAID TOMORROW

"Volevo creare qualcosa che ricordasse ciò che amo della musica degli anni ´60: il secondo quintetto di Davis, il quartetto di Coltrane, il gruppo di Mingus, ma anche Jimi Hendrix e Bob Dylan. La musica di quel periodo era profonda, fosse jazz, rock o folk [...] Non ho mai lavorato con tanta assiduità e dedizione a un mio album" dice il giovane astro, che ha registrato questo nuovo gioiello nell´aprile del 2009 negli studi di Englewood Cliffs del mitico Rudy Van Gelder Il titolo: il padre di Christian era solito assegnare ai suoi due figli alcuni libri da leggere, entro un tempo stabilito. Quando un figlio disattendeva la scadenza, era solito sentirsi dire - appunto - "Ieri avevi detto domani...": un ricordo personale, un riferimento a un impegno e a un progetto di vita che ha fatto del giovane Christian una delle voci più personali e innovative degli ultimi anni. Christian infatti agisce in un ambito che travalica i confini del jazz: e proprio in questo quarto album per l´etichetta Concord il suo interesse per la musica "altra" è in grande rilievo. Non solo Hip Hop e R´n´B (oltre naturalmente al jazz), ma anche - più in generale - la musica pop e folk degli anni ´60 sono fonte di ispirazione per un album in cui la lezione di maestri come Bob Dylan e gli altri sopra citati non è direttamente evocata, ma traspare come in una sottile filigrana in un disegno ricco di personalità e carattere. Yesterday You Said Tomorrow è un grande album che apre il nuovo anno. Un ottimo auspicio per il 2010. YESTERDAY YOU SAID TOMORROW verrà presentato in anteprima italiana al Blue Note Club di Milano la sera di martedì 9 febbraio.
 
CLAUS OGERMAN vince il Grammy per "Quiet Nights" di DIANA KRALL
03.02.2010

CLAUS OGERMAN vince il Grammy per "Quiet Nights" di DIANA KRALL

Claus Ogerman, il grande e storico arrangiatore in tanti capolavori dagli anni sessanta ad oggi, ha vinto nella categoria Best Instrumental Arrangement Accompanying Vocalist(s) per il brano Quiet Nights (alias Corcovado) dall'album omonimo siglato da Diana Krall per la storica etichetta Verve. Rinverdendo i fasti della Bossa Nova degli anni sessanta (e Verve è da allora l'etichetta leader), Ogerman ha intessuto arrangiamenti assorti e ipnotici per un album capolavoro. Ben meritato il premio.
 
FIVE PEACE BAND LIVE vince il Grammy®! Ascolta un brano dal CD
02.02.2010

FIVE PEACE BAND LIVE vince il Grammy®! Ascolta un brano dal CD

Il grande ritorno del jazz elettrico, con i protagonisti del genere per un mega tour nel 2008 (con numerose date italiane). Corea, McLaughlin, Hancock (ospite in un classico dallo storico In a Silent way) e Kenny Garrett hanno suonato in tempi diversi al fianco del grande Miles Davis, che - in filigrana - è il vero tributario di quest´omaggio tutt´altro che di maniera al genere. Memorabile il detto/duello fra il piano elettrico di Corea opposto a quello acustico di Hancock: ma tutti i due CD sono indimenticabili. E proprio su questo potente affresco di jazz elettrico è caduta la scelta della giuria dei Grammy Awards per assegnare il premio jazz più ambito (insieme con quello per il miglior album vocale, attribuito a Kurt Elling): "Best Jazz Instrumental Album, Individual or Group"
 
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