Lucio Corsi

Lucio Corsi, nato nel 1993 a Vetulonia, è uno dei cantautori più originali e riconoscibili della scena musicale italiana. La sua musica fonde influenze diverse come il folk, il cantautorato italiano e il glam rock, dando vita a un sound unico e sperimentale. Fin da giovane, Lucio si è ispirato ad artisti come i Genesis, Peter Gabriel, Ivan Graziani e Flavio Giurato, che hanno contribuito a formare il suo stile narrativo e musicale.

Gli esordi: dalla Maremma al panorama musicale nazionale

Nel 2014, Lucio pubblica il suo primo EP, “Vetulonia Dakar”, che lo porta a partecipare al MIAMI Festival e ad aprire i concerti degli Stadio. L’anno seguente, rilascia “Altalena Boy”, unendo i due progetti nel primo album completo. Con il suo secondo disco, “Bestiario Musicale” (2017), propone un concept album dedicato agli animali della Maremma, che viene accolto positivamente da pubblico e critica.

Cosa faremo da grandi?: glam e poesia

Nel 2020, Lucio pubblica “Cosa faremo da grandi?”, un album che esplora sonorità orchestrali e riferimenti glam, con testi che mescolano sogno e realtà. Il disco include brani come “Freccia Bianca”, che viene descritto come una fusione tra Bowie e il cantautorato italiano.

La consacrazione

Nel 2023, Lucio pubblica il suo terzo album, “La gente che sogna”, a cui segue un tour estivo partito da Perugia e un tour invernale. Durante lo stesso anno, riceve importanti riconoscimenti, consolidando la sua posizione tra i cantautori più apprezzati della nuova generazione.

Sanremo 2025

Lucio Corsi debutterà con la sua musica tra i cantanti in gara a Sanremo 2025: “È una sfida per ogni artista. Ci sono tanti musicisti che amo che ci sono andati e ci sono passati nella maniera più giusta possibile. Penso a Rino Gaetano, Vasco Rossi, Lucio Dalla e tanti altri. Poi ce ne sono altri che amo ugualmente e che non ci sono mai stati. Perciò è una battaglia interiore per ogni musicista. Mettersi davanti a tanti occhi è una cosa difficile. Serve il momento esatto, la crescita e l'esperienza giusta alle spalle. Fa paura. Ma le cose paurose, alla fine, sono anche interessanti.”