Con oltre 170 milioni di album venduti, gli U2 sono inequivocabilmente una delle band che ha segnato la storia del rock. Tra i pochi gruppi internazionali a potersi vantare di aver sempre mantenuto la propria formazione originale, gli U2 sono fedeli a un registro rock ma senza rinunciare alle sperimentazioni hard rock e post-punk. Ispirandosi a artisti come The Who, The Clash, The Ramones e Beatles, sono riusciti a innovare il rock’n’roll vecchio stile, concentrando nelle loro canzoni spiritualità, impegno sociale e furore.
CERCARSI MUSICISTI PER FONDARE UNA BAND
È il 1976 quando il futuro batterista della band, Larry Mullen Jr. mette un annuncio nella bacheca della scuola, la Mount Temple School di Dublino, alla ricerca di musicisti per fondare una band. Rispondono tre ragazzi, tra i 14 e i 16 anni: Dave Evans, detto The Edge, Adam Clayton, bassista, e Paul Hewson, cantante, poi ribattezzato Bono Vox, dal nome di un negozio di apparecchi acustici del centro di Dublino. Il gruppo cambia nome diverse volte, prima Feedback poi Hype, fino ad approdare al definitivo U2, dal nome di alcuni aerei spia americani utilizzati durante la Seconda guerra mondiale.
BOY E OCTOBER, L’ESORDIO E IL SUCCESSO
Affiatati, arrabbiati, idealisti, già
nel 1978 gli U2 si aggiudicano la vittoria a un concorso rock per band emergenti a Limerick. Proprio qui vengono notati da un dirigente dell’emittente CBS che gli permette di pubblicare alcuni singoli storici come “
Out of Control”, “
Stories for Boys”, “
Boy/Girl”, “
Another Day” e “
Twilight” ma che non gli offre un contratto vero e proprio.
Nel
1980, l’incontro con il manager Paul McGuiness segna una tappa importante nella storia della band. Gli U2 firmano un contratto con una casa discografica e pubblicano “
Boy”, un primo disco esuberante, dove chitarra suggestiva di The Edge e la voce incisiva, seppur ancora acerba, di Bono Vox, stabiliscono da subito i tratti più distintivi del gruppo irlandese. L’album contiene la trascinante “
I Will Follow”, energica ed emotiva, “
A Day Without Me”, omaggio a Ian Curtis, “
The Electric Co.” e “
Into the Heart”, brano sulle paure adolescenziali e il desiderio di fuga.
Il tema dell’adolescenza viene approfondito in “
October”, pubblicato nel
1981. L’album è preceduto dal singolo “
Gloria”, un
inno a Dio e, allo stesso, una manifestazione dei sentimenti contrastanti nei confronti del successo conquistato, della difficoltà nell’accettarlo e conciliarlo ad una concezione cristiana della vita. “October” è, infatti, l’album con cui Bono e compagni dichiarano la loro forte
religiosità,
tema pervasivo del lavoro, come si può riscontrare in “
Rejoice”, “
With a Shout” e “
Scarlet”.
WAR E THE UNFORGETTABLE FIRE, L’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO
La riflessione sociale e politica già esternata in “Tomorrow”, brano incluso in “October”, viene ripresa e approfondita in “
War”, album pubblicato nel
1983. Sulla copertina dell’album campeggiano gli occhi spalancati e il labbro spaccato di un bambino, lo stesso presente sulla copertina del primo album degli U2, ma questa volta è uno sguardo accusatore dell’innocenza, atterrito dalla violenza della guerra. “
Sunday Bloody Sunday” si rifà ad un episodio di sangue per imporsi come
inno di pace e di protesta, così come “
Seconds”, “
New Years Days” e “
Like a song”, un’invettiva contro le ingiustizie causate dalle guerre nel mondo.
Il
1984 è l’anno di “
The Unforgettable Fire”, lavoro che ribadisce il rifiuto e la condanna categorica di ogni forma di conflitto. Il fuoco indimenticabile a cui si allude nel titolo dell’album è quello delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, simbolo delle barbarie umane. L’album nasce dal
sodalizio con Brian Eno e sancisce il passaggio ad un
sound più maturo, un
rock forte e intenso come quello degli esordi ma
con tonalità più solenni, incarnato perfettamente dal singolo “
Pride (In the Name of Love)”. Maestoso e disperato, il brano è un omaggio a Martin Luther King, figura celebrata anche “
MLK”, parallelamente alla narrazione di un’America in crisi, incapace di realizzare i suoi ideali. Con “The Unforgettable Fire” gli U2 entrano per la prima volta nella Top10 di Billboard e vengono consacrati a idoli del rock mondiale.
THE JOSHUA TREE, IL DISCO DELLA MATURITÀ
Nel 1987 gli U2 pubblicano "
The Joshua Tree", album che li consacra a idoli del rock mondiale. Gli spazi sterminati e selvaggi dei deserti americani fanno da sfondo alle riflessioni e alle sonorità profondamente radicate nella tradizione blues rock americana di questo lavoro che, inizialmente, doveva intitolarsi proprio “Desert Songs”. Una vera e propria antologia del rock grazie alla presenza di canzoni senza tempo come “
Where the Streets Have No Name”, “
I Still Haven’t Found What I’m Looking For” e "
With or Without You", questo lavoro conferma l’impegno di denuncia sociale della band grazie a brani come “
Bullet The Blue Sky”, contro la politica imperialista americana del governo Reagan, “
Red Hill Mining Town”, dove la band si schiera a fianco dei minatori britannici e contro Margaret Thatcher, e “
Mother Of The Disappeared”, omaggio alle madri dei desaparacidos argentini.
L’album rappresenta non solo l’apice musicale del gruppo ma anche una pietra miliare della musica mondiale. Non a caso, per il trentennale dell’uscita la band ha pubblicato un’edizione speciale "
The Joshua Tree - 30th Anniversary", un cofanetto con ben 4 CD al suo interno.
GLI ANNI ’90: LA SVOLTA DI ACHTUNG BABY
“
Rattle & Hum” è un doppio album che raccoglie live, brani inediti e cover, e vanta collaborazioni con Bob Dylan, Roy Orbison e B.B. King, oltre all’omaggio al soul Motown con “
Angel of Harlem”. Segue “
The Best of 1980-1990/The B-Sides”, una raccolta delle hit della band arricchita da b-sides come “
Spanish Eyes”, “
Sweetest Thing”, “
Love Comes Tumbling” e “
Walk To The Water”.
Il 1990 è dedicato interamente alla registrazione di un nuovo lavoro negli Hansa Studio di Berlino, ancora una volta insieme a Brian Eno. Nel
1991, esce “
Achtung Baby” e gli U2 inaugurano una nuova stagione musicale, più tecnologica e moderna, che li definisce come artisti a tutto tondo. La loro musica è ritmo, movimento, fotografia e teatralità. Nell’album ci sono tracce rock come “
Even Better Than The Real Thing” e “
Until The End of The World”, un pezzo funky come “
Mysteryous Ways” e ballad romantiche come “
Who’s Gonna Ride Your Horses”, “
Love is Blindness”, ma soprattutto “
One”, una
riflessione evocativa e spirituale sull’amore, quasi una preghiera, nella sua più alta accezione.
IL POP SURREALE DI ZOOROPA
L’ottavo album della band esce nel 1993. "
Zooropa" segue la scia musicale inaugurata da “Achtung Baby” e ne estremizza gli aspetti più sperimentali. Così nella title track, la voce del frontman si fa spazio tra strumenti caricati elettronicamente, in “
Numb” e “
Lemon” i suoni industrial si intersecano a creare un ritmo elettro-funk. L’album si chiude con “
The Wanderer”, brano in duetto con un ospite dalla voce inconfondibile, Johnny Cash.
Gli U2 tornano sulle scene nel 1997 con “
Pop”. Testi meno impegnati, ritmi martellanti in stile techno, ma anche un po’ pop e un po’ dance, vorrebbero rappresentare l’industria musicale di cui i 4 artisti si sentono ingranaggi in quanto rockstar. Anche se ormai gli U2 affermano di voler guardare al futuro, non fanno mancare una canzone dal sound più classico, “
Staring At The Sun”.
IL RITORNO ALLE ORIGINI DEGLI ANNI 2000
Gli U2 inaugurano il nuovo millennio con un ritorno alle origini. “
All That You Can’t Leave Behind”, infatti, racchiude tracce dalle
sonorità semplici, lontane dai suoni futuristi degli ultimi anni, tra cui spiccano “
Beautiful Day”, “
Stuck in A Moment You Can’t Get Out Of” e “
Elevation”.
Esce anche una nuova antologia di successi “
The Best of 1990-2000” che contiene anche due brani inediti, “
Electrical Storm” e “
The Hands That Built America”, colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Gangs of New York”.
Con “
How To Dismantle An Atomic Bomb”, uscito
nel 2004, la band abbandona definitivamente la sperimentazione che aveva distinto tutti i lavori degli anni ’90. L’album si apre con “
Vertigo”, brano dal ritmo incalzante, e racchiude brani indimenticabili come “
City of Blinding Lights” e “
Miracle Drug”.
“
No Line On The Horizon” (2009) segna il raggiungimento di uno stile maturo. In “
Magnificent” la voce di Bono Vox mostra di avere ancora tutta la passionalità e la potenza dei primi tempi e in “
Unknown Caller” la chitarra di The Edge è la vera, potente protagonista.
SONGS OF INNOCENCE E SONGS OF EXPERIENCE
Il 2014 è l’anno di "
Songs of Innocence", un disco che vuole offrire una panoramica sulla nascita del gruppo, sulle influenze alle origini della loro musica, tante ed eterogenee. C’è il
rock classico in “
The Miracle (of Joey Ramone)”, il
rock moderno di “
Cedarwood Road”, il rock con
influenze raggae di “
This is Where You Can Reach Me Now”, dedicata a Joe Strummer, la
new wave anni ’80 in “
Sleep Like a Baby Tonight”. L’album debutta nella nona posizione della Billboard 200 vendendo 25mila copie nella prima settimana.
Durante il tour di "
Songs of Experience" il gruppo inizia a scrivere il successivo lavoro, “Songs of Experience”, che viene messo da parte per celebrare il trentesimo anniversario dell’uscita di
“The Joshua Tree”, con un album deluxe con il remastered della prima versione del 1987. Sul finire del 2017 tutto è pronto per “Songs of Experience”
, un disco molto intimo, una riflessione sulla caducità umana, incentrato sulle
tematiche della famiglia e dei rapporti umani. La vena riflessiva è messa in luce già nelle prime tracce, come in “
Lights of Home”, un brano in pieno stile U2 che regala ai fan un prezioso assolo di The Edge, e “
You’re The Best Thing About Me”, il singolo apripista, una lettera d’amore alla moglie di Bono.
L’
eXPERIENCE+iNNOCENCE Tour 2018 è partito dagli Stati Uniti per arrivare anche in Europa, toccando l’Italia con 4 date, tutte sold out, al Mediolanum Forum di Milano. Durante la seconda data italiana, gli U2 hanno interpretato per la prima volta dal vivo “
Landlady”, canzone d’amore dalla vena humor, dedicata, ancora una volta, alla moglie di Bono.
Nel 2019 gli U2 portano in Asia l’album dell’anniversario di The Joshua Tree e celebrano, nel 2020, un altro album della loro storia,
“All That You Can’t Leave Behind”, che esce in versione box super deluxe con 5 CD di musica da scoprire.
SONGS OF SURRENDER: LA STORIA RISCRITTA
A marzo 2023 esce il nuovo album “Songs of Surrender”: 40 brani, scelti tra i più importanti della storia musicale degli U2, ri-registrati e ri-immaginati. Il singolo apripista è una nuova versione di “PRIDE (In the Name of Love)”, contenuto nel primo dei quattro album della raccolta.
“Songs of Surrender” è prodotto e curato da The Edge, che ha diviso dieci canzoni per ogni componente della band creando 4 distinte tracklist che li rappresentano singolarmente. Il lavoro, realizzato al fianco del produttore Bob Ezrin, è stato descritto dallo stesso The Edge come una selezione di brani rivestiti con gli abiti del 21esimo secolo. Hanno preso vita, con nuovi ritmi e urgenze post-punk, nuove tonalità e, in alcuni casi, nuovi testi.
Ascoltarli è come entrare in una vera e propria scatola del tempo, contemporaneamente aperta sul passato e sul futuro.