10.02.2005
RAMMSTEIN: IL 24 FEBBRAIO AL FORUM DI ASSAGO
Un articolo apparso su "THE GUARDIAN" il 7 febbraio 2005 descrive il concerto alla BRIXTON ACADEMY di LONDRA:
Un amico che segue i Rammstein dagli esordi quando suonavano davanti ad un pubblico composto da due Hell’s Angels e un Rottweiler si lamenta del fatto che il sestetto ‘death-metal’ tedesco non è più quello di una volta. A quanto pare, i toni dei tre concerti a Brixton – i più grandi che abbiano mai fatto a Londra, con 15.000 biglietti venduti – sarebbero stati alquanto smorzati. Comunque, dopo aver visto il loro spettacolo tutto inferno e dannazione la seconda serata, posso testimoniare che, anche a mezza potenza, i Rammstein potrebbero essere definiti una vera orchestra, e poco ci manca.
‘Assurdo’ è insufficiente come termine per definire quello che combinano sul palco. La loro musica è del tipo ‘mal d’orecchie transglobale che si produce da Berlino a Boston da misantropi vestiti di nero’, ed è solo un pretesto che permette ai nostri ragazzacci di darci dentro con le chitarre. Nonostante qualche brano un po’ più melodico – tipo Amerika, che si distingue anche per essere l’unica cantata in inglese e l’unica che non sembra il rumore metallico delle porte dell’Inferno che si aprono - la vera sostanza della loro performance è la parte visiva. Ai tempi della scuola a Berlino, i Rammstein erano certamente quei ragazzi di tipo tranquillo che si sedevano in fondo all’aula, disegnando piccole ghigliottine sul quaderno, ed ora si vendicano su tutti i ragazzi che erano invece i preferiti.
Prima di tutto c’è la pirotecnica; i lanci di fiamme, utilizzati in modo smoderato, il cui calore si sente in tutta la sala. C’è una balestra che si autoincendia, brandita dal cantante Till Lindeman, vestito con tanto di corpetto, e poi ci sono i fuochi d’artificio che rischiano di incendiare il locale. Lindeman controlla tutto con atteggiamento truce e mentre canta ogni sillaba gutturale arriva cadenzata come i colpi di una mazza.
L’azione pirotecnica è in sintonia con la scaletta: durante ‘Mein Teil’, mentre Flake Lorenz vestito in ‘lederhosen’, (Flake è per i Rammstein quello che il folle ballerino Bez era per gli Happy Mondays) balla come un pazzo, viene ‘cucinato’ in un calderone. Sopravvive e durante un altro pezzo, ruggisce vagando per tutto il palco su una tastiera ‘truccata’ seguito dai colleghi armati di lancia-fiamme. E così via. Il lato ‘assurdo’ è portato così tanto all’estremo che mi chiedo come mai non esista ancora un loro cartone animato. Che spasso. La domanda che rimane però è se questa è la versione a ‘toni smorzati’, come diavolo sarebbero a piena potenza ?
Caroline Sullivan.