03.06.2004
IL NUOVO ALBUM DI BUGO DA DOMANI IN TUTTI I NEGOZI
Sono due le strade che ora percorre Bugo: quella del caos creativo e quella della ballata tristallegra. Entrambe sono affrontate in GOLIA & MELCHIORRE, un album che si divide in una parte più alchemica e distorta e un’altra più acustica e dolente.
PARTE PRIMA: ARRIVA GOLIA
Qui il cantautore più stralunato del momento ha lavorato gomito a gomito con un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, nel campo dell’alambicco elettronico: Roberto Vernetti, che ha mixato tutti i pezzi. Con il suo tocco, la iper-realtà di "Carla è Franca", "Un altro conato" e "Devo fare un brec" si è arricchita di battiti e ritmi avvincenti, stralunati e quasi futuristici, fino ad arrivare al misticismo sincopato di "Alleluia 1 Rep" e alle scosse rap-scanzonate di "Hasta la schiena sempre", una sorta di manifesto programmatico dell’arte e vita di Christian Bugatti. Un personaggio, insomma, che affronta la psichedelia del presente e le insidie sonore del passato con una sensibilità obliqua, folle ma non dissennata, che produce canzoni mai riducibili ad un unico termine, ma movimentate e contemporanee.
PARTE SECONDA: LA GIOIA DI MELCHIORRE
La Gioia di Melchiorre riporta il Nostro sulla dimensione del piccolo gruppo di amici (Bruno Dorella, Enrico Decolle, Joe Valeriano), quelli che in Via Melchiorre Gioia a Milano hanno dato vita ad una serie di storie fra rock e folk, sottolineate da armonie appese a un filo e da voci strozzate, fra il pianto e il riso, che fotografano la vita di tutti noi, con ironia e speranze frustrate ma mai smesse. Con "Cosa fai stasera", "Sentirsi da cane", "Che diritti ho su di te", "Se avessi cinquant’anni", Bugo uccide e resuscita l’allegria, fa sorgere la poesia dal cumulo di macerie in cui tutti ci troviamo a scavare. La ferrosa chitarra elettrica e qualche trovata sintetica, i ritmi indolenti e una voce che soffre senza nasconderlo sono la risposta di Bugo a chi non crede in lui. Come un Golia che perde continuamente la testa, appunto, ma non l’estro né la vivacità artistica.