50 Special l’esordio discografico di Cesare Cremonini compie 25 anni
Era il 22 maggio 1999 quando dalle radio di tutta Italia si sente per la prima volta “50 Special”, l’esordio discografico di Cesare Cremonini , una canzone che suona brit-pop, ma senza le chitarre distorte, una sorta di pop in purezza ma che ha l’aria di essere musica suonata, dietro a un pianoforte con un ritmo incalzante che profuma di giovinezza, libertà e indipendenza, pubblicata dalla allora Universo, piccola etichetta indipendente dell’epoca.
Per festeggiare questo importantissimo anniversario, Lunedì 27 Maggio 2024 tutti i principali network italiani suoneranno la canzone 50 Special, tra le 10:00 e le 12:00.
Cosa accadeva nel 1999, a un passo dal nuovo millennio
Sono passati 25 anni da allora, anni in cui Facebook era un vago pensiero nella mente di alcuni studenti, non ci si svegliava con il cellulare sul comodino e l’euro non aveva ancora compiuto un anno, mentre Michael Jordan giocava la sua ultima partita a basket.
È in questa atmosfera che, nei giorni di maggio, nei negozi di dischi ancora un punto fermo di riferimento, esce questa nuova canzone proveniente da una band di 5 giovani scalmanati emiliani che da lì a poco avrebbero fatto da colonna sonora per un’intera estate italiana. La canzone, 50 Special, parla di colli bolognesi e di una Vespa che ti toglie dai guai.
Il commento di Cesare Cremonini
“Ho sempre pensato che il segreto della canzone si nascondesse nelle prime quattro parole. Nell’assenza dell’articolo a introdurle. “Vespe truccate/anni sessanta”. Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto, in volo fin dalla prima battuta, come accendere la telecamera in una scena già in movimento, una porta che si apre sulla pista piena di una festa. Per questo il pubblico ai concerti non la canta, la grida, facendo rimbalzare in bocca quelle parole che hanno il profumo del rock’n’roll della fine degli anni 50, la musica da cui proviene tutto. Jerry Lee Lewis era il mio idolo da ragazzino e “Great Balls of Fire” è stata la prima canzone che ho adorato.” Cesare Cremonini
il commento di Lorenzo Cherubini
“La ascoltai alla radio e venni travolto subito dalla perfezione pop di quello che stava uscendo dalle casse della macchina. Una gioiosa invidia invase il mio animo, perché quella era la canzone che avrei voluto fare io! Freschezza, immagini precise, novità, e quel velo di nostalgia che hanno le grandi canzoni allegre che restano per sempre. È tutto semplicemente perfetto in quella canzone, un miracolo pop, evento rarissimo, 50 special è un capolavoro che non ha bisogno del tempo per diventare un classico perché era un classico già al primo ascolto. Un piccolo big bang che ha generato l’universo Cesare Cremonini, che da quel momento non ha mai più smesso di espandersi in ogni direzione”. Lorenzo Cherubini
il commento di Gino Castaldo
“A volte succede, e quando succede c’è sempre da far festa. “50 Special” semplicemente non la videro arrivare, la discografia se ne accorse quando era troppo tardi, fu lei, la canzone, a comandare, a rendersi necessaria, erano cinque bambini rock’n’roll che ebbero in mano per un istante l’energia del tempo. Gino Castaldo
il commento di Linus
“Estate ‘99. Bei tempi. Potevo ancora permettermi di passare l’estate a Riccione col pretesto di fare la radio. Qualche mese prima avevo presentato a San Marino un festival per esordienti, e avevano vinto 5 adolescenti bolognesi in odore di maturità. Quando il loro ufficio stampa mi scrive che invece che studiare avevano inciso un singolo la mia parte paterna si intenerisce e li invita in studio. Loro si precipitano come farebbero 5 volpi con un pollaio e il resto è storia. Il singolo era 50 Special, una cosa che musicalmente non somigliava a niente di tutto quello che suonava in quel periodo. Ce ne innamoriamo e cominciamo a passarlo. Se ne innamora anche la gente, e nel giro di un paio di mesi diventa la hit dell’estate. Della maturità non si è più parlato…” Linus
il commento di Luca De Gennaro
“Nel 1999 tantissimi giovani guardavano MTV ogni giorno alla ricerca di musica nuova. Da quando avevamo cominciato le trasmissioni in Italia, due anni prima, avevamo deciso che la nostra missione sarebbe stata quella di lanciare una nuova generazione di musicisti italiani che aveva bisogno di farsi sentire e vedere. Gli artisti del cuore per MTV erano soprattutto quelli dell’universo “indie”. Quando da una piccola etichetta indipendente ci arrivò il video di questi ragazzi bolognesi che però sembravano una band brit pop, con un pezzo leggero, orecchiabile e così incredibilmente rock’n’roll, non ci fu il minimo dubbio, era esattamente quello di cui avevamo bisogno per segnare una svolta verso un nuovo pop italiano fresco, allegro, che sapevamo avrebbe incontrato i favori del nostro pubblico. Lo mettemmo subito in playlist in alta rotazione, e in poche settimane diventò il video più richiesto a TRL, il programma di punta del pomeriggio. Se un quarto di secolo dopo siamo qui a ricordare quel momento, evidentemente ci avevamo visto giusto, noi e loro”. Luca De Gennaro