11.04.2011
"Bach e Bahrami, che magia"
Oltre a scalare le classfiche di vendita, il Bach della premiata ditta Chailly-Bahrami continua a mietere entusiastici consensi di critica. Null'ultimo numero del mensile Panorama il pianista Nazzareno Carusi estalta questa registrazione sottolineando la qualità dell'interpretazione.
"Decenni d'inutile filologia hanno allontanato da noi questa musica sublime, isonaldola nella noia. Colpa delle mode, che non solo solo d'immagine, ma anche d'arte e di sostanza...Evviva dunque quest'integrale dei Concerti per clavier e orchestra così vitalmente moderna e così energicamente mediterranea".
Lodi incondizionate agli interpreti: "L'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia è quanto di meglio oggi circoli in Europa e non solo...suono di velluto e acciaio insieme, amalgama superbo, calore, intonazione e libertà nel rispetto assoluto della parte...Merito anche della grandezza di Riccardo Chailly, il maggiore direttore non solo italiano della generazione post Abbado...non è usuale sentire un pianoforte così be nemsso dentra la trama d'orchestra" e conclude "non si più certo negare che l'intuizione del maestro iraniano Ramin Bahrami fili che è un piacere. E' un'altra idea di Bach. Ed è bellissima."