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Il Gladiatore II: la colonna sonora ufficiale firmata da Harry Gregson-Williams in arrivo il 15 novembre 2024
08.10.2024

Il Gladiatore II: la colonna sonora ufficiale firmata da Harry Gregson-Williams in arrivo il 15 novembre 2024

La colonna sonora del tanto atteso film Il Gladiatore II, composta da Harry Gregson-Williams , sarà finalmente disponibile a partire dal 15 novembre 2024. Gregson-Williams, già noto per lavori iconici come Le Cronache di Narnia e The Martian, ha creato una colonna sonora imponente che unisce la potenza dell'orchestra con strumenti storici, ideali per immergersi nell'atmosfera epica dell'antica Roma e ricrearla. Questa nuova composizione accompagnerà il ritorno cinematografico di una delle pellicole più amate.
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DANIIL TRIFONOV PARLA DEL SUO NUOVO ALBUM ALBUM SUL CORRIERE DELLA SERA
07.10.2024

DANIIL TRIFONOV PARLA DEL SUO NUOVO ALBUM ALBUM SUL CORRIERE DELLA SERA

Daniil Trifonov intervistato da Giuseppina Manin per il Corriere della Sera parla del suo nuovo album "My American Story: North" appena pubblicato da Deutsche Grammophon.Un bellissimo viaggio pianistico nella musica americana: dal Concerto in Fa di George Gershwin e nella prima mondiale del nuovissimo concerto scritto per lui da Mason Bates. Trifonov completa l’album con brani per pianoforte solo di John Adams, John Cage, Aaron Copland, John Corigliano, Dave Grusin, Thomas Newman, Art Tatum e Bill Evans
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LUDOVICO EINAUDI PRESENTA IL SUO NUOVO ALBUM ‘THE SUMMER PORTRAITS’ - FUORI OGGI IL PRIMO SINGOLO "ROSE BAY"
04.10.2024

LUDOVICO EINAUDI PRESENTA IL SUO NUOVO ALBUM ‘THE SUMMER PORTRAITS’ - FUORI OGGI IL PRIMO SINGOLO "ROSE BAY"

Ludovico Einaudi annuncia oggi il suo nuovo album. ‘The Summer Portraits’ è pubblicato dalla Decca a suggello dei 20 anni di collaborazione con l’artista.Disponibile da oggi "Rose Bay", primo singolo e traccia d’apertura di ‘The Summer Portraits’ accompagnato da un video con le suggestive immagini che raccontano alcuni momenti delle estati della sua infanzia.   “L’anno scorso ho trascorso le mie vacanze estive in una casa su un’isola del Mediterraneo. La prima cosa che notai salendo al primo piano era che le pareti delle camere da letto erano decorate con tanti piccoli quadri a olio che ritraevano angoli e vedute della natura circostante. Fiori, alberi, vedute più ampie del bosco con il mare in lontananza. Riflettevano tutti una certa vitalità solare che mi trasmetteva allegria. La cosa mi incuriosì e dopo un pò, indagando, venni a sapere che questi quadri erano stati dipinti a metà del secolo scorso da una aristocratica signora romana che passava lunghi periodi d’estate in quella casa con la sua famiglia. Così ho cominciato a pensare  alle mie estati, a quell’arco di tempo in cui la mia vita era strettamente legata ai sensi e alle emozioni, quando i giorni erano lunghi come mesi e i mesi come anni, e ogni giorno era un’esperienza in cui la natura ne era parte fondamentale, noi stessi eravamo natura. Questo album è dedicato a questo, il ritratto di quel tempo per tutti noi infinito e meraviglioso.”Sono tredici i ritratti musicali che compongono ‘The Summer Portraits’ , diciassettesimo album di Ludovico Einaudi. Alcuni brani sono stati registrati negli studi di Abbey Road, con la partecipazione del violino barocco di Théotime Langlois de Swarte e gli archi della Royal Philharmonic Orchestra diretta da Robert Ames. Altri sono stati registrati nello studio di Dogliani, sulle colline delle Langhe, in un’atmosfera più intima e personale con i musicisti che collaborano con Einaudi da molti anni - Federico Mecozzi, al violino e alla viola, Redi Hasa al violoncello e il poli strumentista Francesco Arcuri. Il singolo Rose Bay prende il nome dal sobborgo di Sydney dove il nonno paterno di Einaudi, Wando Aldrovandi era emigrato negli anni ’30. Rinomato direttore d’orchestra, ammirato da Prokofiev e Puccini, Aldrovandi era stato costretto a lasciare l’Italia perchè si rifiutava di suonare per il governo fascista. La sua partenza, quando la madre di Einaudi aveva appena dodici anni, lasciò un grande vuoto in famiglia. Aldrovandi dall’Australia scrisse molte lettere ai suoi figli, cercando di provvedere ai loro bisogni, ma sfortunatamente non riuscì più a rivederli.  “Mia madre ha sentito la mancanza di suo padre per tutta la vita ma la musica in qualche modo è stata lo spazio che l’ha aiutata a compensare quest’assenza.” Einaudi ha scritto Rose Bay a febbraio 2024 mentre aspettava di fare il concerto nei suggestivi camerini della Sydney Opera House, che si affacciano direttamente sulla baia. In seguito ha aggiunto gli archi per creare la suggestione del movimento increspato dell’acqua mescolato ai riflessi scintillanti del sole.  
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DAVID GARRETT: MILLENNIUM SYMPHONY - IL NUOVO ALBUM IN USCITA IL 18 OTTOBRE
30.09.2024

DAVID GARRETT: MILLENNIUM SYMPHONY - IL NUOVO ALBUM IN USCITA IL 18 OTTOBRE

Dopo la parentesi classica di “Iconic” (2022), David Garrett torna al repertorio che lo ha reso uno degli artisti di maggior successo a livello globale con milioni di stream sulle piattaforme e di followers sui social.   “MILLENNIUM SYMPHONY” contiene una straordinaria sequenza di hits negli inconfondibili arrangiamenti pop-sinfonici: da “Survivor” delle Destiny's Child a “Shape Of You” di Ed Sheeran , da ”Blinding Lights” di The Weeknd a “Despacito” di Luis Fonsi, da “As It Was” di Harry Style a “Shake It Off” di Taylor Swift con la partecipazione di Hauser dei 2 Cellos. Un progetto spettacolare che sarà anche un tour mondiale nel 2025 con date anche in Italia che saranno annunciate a breve.   DAVID GARRETT ha imbracciato il suo primo violino all'età di 4 anni e il suo talento straordinario e poliedrico fu subito notato. Debutta sul palco all'età di 10 anni e diventa l'artista più giovane di sempre a firmare con la Deutsche Grammophon all'età di 13 anni. All’età di soli 15 anni registra tutti i 24 Capricci di Paganini: Yehudi Menuhin lo ha definito come “il più grande violinista della sua generazione”. A questo punto della sua carriera, decide di affinare e ampliare le sue capacità, iscrivendosi alla famosissima Juilliard School di New York dove completa il perfezionamento sotto la guida di Itzhak Perlman.   DAVID GARRETT ha lavorato con i più celebri direttori d'orchestra nel campo classico come Zubin Mehta, Christoph Eschenbach, Riccardo Chailly e con le orchestre più prestigiose come i Wiener Symphoniker, la London Philharmonic Orchestra, la Filarmonica della Scala, la RAI Torino, l'Accademia di Santa Cecillia, l'Orchestra Nazionale Russa e la Israel Philharmonic.   Con il suo ultimo album classico ICONIC (Deutsche Grammophon) pubblicato nel 2022 raggiunge il #4 nella classifica pop tedesca, un successo straordinario per un album classico, ottiene il Disco d'Oro e l'Opus-Klassik 2023 come "Bestseller dell'anno".   Nel corso dei oltre 10 anni di carriera crossover, DAVID GARRETT è stato definito un “Paganini tra le pop star” e un “Jimi Hendrix tra i violinisti”:  è il “violinista del diavolo” dei nostri tempi, una superstar internazionale che annulla i confini tra Mozart e i Metallica. Elogiato per essere stato il pioniere del mix tra classica e pop e per il suo virtuosismo, DAVID GARRETT è ugualmente a suo agio nell'eseguire sia le grandi composizioni classiche sia i successi rock più apprezzati dal pubblico. Combina il carisma di una rock star con il virtuosismo innato, esclusivo appannaggio dei migliori strumentisti del nostro tempo. Ammirato da tutti i suoi fan in tutto il mondo, DAVID GARRETT ha venduto finora milioni di biglietti, venduto oltre 4,5 milioni di album, totalizzato più di 5,6 miliardi di stream, ottenuto 25 Dischi D’Oro e 17 Dischi di Platino nei più svariati Paesi tra cui Hong Kong, Germania, Messico, Taiwan, Brasile, Singapore e molti altri.
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CECILIA BARTOLI: COVER STORY SU CLASSIC VOICE
25.09.2024

CECILIA BARTOLI: COVER STORY SU CLASSIC VOICE

Classic Voice dedica la cover story del numero di settembre a Cecilia Bartoli. Intervistata da Luca Baccolini, la star parla del suo ultimo album “Casta Diva” per Decca Classics e della sua attività di manager tra Salisburgo e Monte Carlo. "Casta Diva" è una nuova raccolta con le migliori registrazioni di Cecilia Bartoli con in più 2 ARIE INEDITE dall'Alcina di Handel. Nel corso dei suoi quasi quattro decenni ai vertici della lirica internazionale, il celebre mezzosoprano ha contribuito a diffondere il bel canto e la musica vocale italiana grazie ai suoi straordinari “concept album” che possiamo ritroviare in questo progetto pensato per riassumere gli estratti più significativi. Arie e duetti amatissimi che spaziano da Handel e Porpora, passando per Gluck e Mozart, fino ai giganti dell’opera italiana del XIX secolo - Rossini, Bellini e Donizetti - con la partecipazione di grandi star quali Sir Bryn Terfel, Alessandro Corbelli, Sumi Jo, Juan Diego Florez e Luciano Pavarotti.
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MAURIZIO E DANIELE POLLINI: SCHUBERT - L'ULTIMA REGISTRAZIONE DEL LEGGENDARIO PIANISTA INSIEME AL FIGLIO DANIELE IN USCITA IL 25 OTTOBRE 2024
17.09.2024

MAURIZIO E DANIELE POLLINI: SCHUBERT - L'ULTIMA REGISTRAZIONE DEL LEGGENDARIO PIANISTA INSIEME AL FIGLIO DANIELE IN USCITA IL 25 OTTOBRE 2024

Maurizio Pollini ha trasmesso il suo profondo amore per la musica di Schubert a suo figlio Daniele. Alcuni anni fa hanno iniziato a lavorare insieme su un progetto dedicato al compositore viennese da realizzare insieme e, nel giugno 2022, hanno registrato un programma scelto con estrema cura presso l'Herkulessaal di Monaco. Purtroppo, Maurizio Pollini è morto il 23 marzo 2024, all'età di 82 anni. Questa, la sua ultima registrazione, rappresenta un documento straordinario di un musicista leggendario che è stato artista esclusivo con Deutsche Grammophon per oltre cinquant'anni. Nell'album, Maurizio Pollini esegue la Sonata per pianoforte in sol maggiore, D 894, Daniele Pollini interpreta i Moments musicaux, D 780, ed entrambi uniscono le forze per la Fantasia in fa minore a quattro mani, D 940. Maurizio Pollini · Daniele Pollini – Schubert sarà pubblicato in digitale e in CD il 25 ottobre 2024 con note di copertina scritte da  Paolo Petazzi. Da oggi è disponibile in digitale il primo movimento della Fantasia. Pianificare questo progetto è stato un lavoro che ha appassionato entrambi. “L’interesse di mio padre per Schubert si estendeva oltre la sua eccezionale produzione per pianoforte solo”, afferma Daniele Pollini. “Oltre ad eseguire Winterreise con Dietrich Fischer-Dieskau, ha anche programmato molte altre opere vocali o corali nella serie di concerti che organizzava. Quanto a me, penso che Schubert sia stato semplicemente uno dei compositori più straordinari che siano mai vissuti”. “Dopo aver registrato insieme “En blanc et noir” [per due pianoforti] di Debussy nel 2016, ho pensato che sarebbe stato bello realizzare un album di brani a quattro mani di Schubert. Alla fine abbiamo scelto la Sonata in sol maggiore, Momenti musicaux e Fantasia per mostrare la straordinaria varietà del mondo espressivo di Schubert attraverso tre aree chiave della sua musica per pianoforte: le sonate, le serie di brani brevi e le opere per quattro mani." La Sonata per pianoforte in sol maggiore, D 894, è un'opera di enorme intensità poetica, soprattutto se ad eseguirla è Maurizio Pollini. Scritta nell'autunno del 1826, anticipa le ultime tre sonate che Schubert scrisse poco prima della sua morte nel 1828, ed è loro uguale in termini di scala ed espressività. Schumann la definì la “sonata più perfetta nella forma e nello spirito” di Schubert. Rievocando le loro conversazioni sull'opera, Daniele ricorda l'apprezzamento del padre, tra gli altri aspetti, “per gli eccezionali contrasti nel movimento di apertura, costruito su tale lirismo e poesia, in particolare i momenti altamente drammatici nella sezione di sviluppo e l'uso di dinamiche estreme come fff e ppp.” Le sei opere che compongono i Moments musicaux, D 780, furono scritte probabilmente tra il 1823 e il 1828, ma la raccolta è destinata ad essere eseguita integralmente. “Ciò che più affascina dei Moments musicaux”, spiega Daniele Pollini, “è il viaggio emotivo che si dipana ascoltando i sei eseguiti in ciclo, con il brano finale che li conclude in un’atmosfera profondamente malinconica”. Daniele li interpreta con una sensibilità che mette in risalto ogni sottile cambiamento di umore, dinamica e tempo. Paolo Petazzi definisce la Fantasia in fa minore, risalente all'inizio del 1828, "il coronamento della vasta produzione di Schubert per pianoforte a quattro mani". Della stessa opinione Daniele Pollini, che osserva che la scrittura crea “combinazioni polifoniche e timbriche complesse e molto sofisticate, impossibili da suonare con sole due mani, dando vita ad una sorta di pianoforte ‘potenziato’ originalissimo”. Ciò richiede che i due pianisti siano “in perfetta simbiosi”: anche se questa era la prima volta che lui e suo padre lavoravano insieme su un pezzo a quattro mani insieme, sono riusciti nell’impresa con grande stile. Questo album guarda sia al passato, ricordandoci l'impareggiabile eredità di Maurizio Pollini, sia al futuro, offrendo uno spaccato del talento artistico del tutto individuale di Daniele Pollini. Cattura anche un momento condiviso unico. “Quella che sarebbe sempre stata un’occasione molto speciale è diventata qualcosa che non potremo mai ripetere”, afferma Daniele. "Sono molto felice di aver avuto l'opportunità di realizzare questo album dedicato a Schubert e di aver suonato accanto a mio padre nella sua ultima registrazione."
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VANESSA BENELLI MOSELL: CHOPIN - DAL NUOVO ALBUM AL TEATRO ALLA SCALA CON ROBERTO BOLLE PER “LA DAME AUX CAMÉLIAS”
09.09.2024

VANESSA BENELLI MOSELL: CHOPIN - DAL NUOVO ALBUM AL TEATRO ALLA SCALA CON ROBERTO BOLLE PER “LA DAME AUX CAMÉLIAS”

Il nuovo album della talentuosa pianista e direttrice toscana in uscita il 20 settembre è interamente dedicato a Chopin, il “poeta del pianoforte”. Il programma, che ha come fulcro la Sonata n. 3, è completato con alcuni tra i più celebri capolavori come l’Andate Spianato e Grande Polacca Brillante, il Preludio n. 15 op. 28 “La goccia” e il Valzer n. 1 op. 34 “Valzer Brillante”.   La pubblicazione avviene in concomitanza alla sua presenza a Teatro alla Scala di Milano dal 25 settembre al 16 ottobre (otto repliche) come pianista solista nel balletto “La Dame aux camélias”, una delle pietre miliari del coreografo John Neumeier, con protagonista Roberto Bolle nelle prime tre rappresentazioni.   Ispirato al romanzo di Alexandre Dumas figlio scritto nel 1848 pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis - la cui vicenda ispirò la Violetta verdiana della Traviata - il balletto è interamente costruito sulle musiche di Chopin eseguite dal vivo da Vanessa Benelli Mosell che sono presenti nell’album.
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MAX RICHTER: "IN A LANDSCAPE" - ESCE OGGI IL NUOVO ALBUM E PARTE IL SUO PRIMO TOUR MONDIALE.
06.09.2024

MAX RICHTER: "IN A LANDSCAPE" - ESCE OGGI IL NUOVO ALBUM E PARTE IL SUO PRIMO TOUR MONDIALE.

Esce oggi, 6 settembre, “In A Landscape” (Decca Records), il nono album in studio di Richter che segna una significativa evoluzione del suo viaggio musicale che si immerge più a fondo nelle tematiche dell’ottimismo, delle emozioni umane e compie un’innovativa esplorazione dei suoni elettronici e delle registrazioni sul campo. È un album sulla riconciliazione tra poli contrapposti, che fonde l’elettronico e l’acustico, l’uomo e la natura, le grandi domande e i piccoli piaceri della vita: un fugace autoritratto di un musicista in costante movimento.   Max Richter afferma: “In A Landscape è un disco di protesta, ma è più interessato a cercare di andare oltre le polarità e le opposizioni perché il mondo ora è molto polarizzato. Tutto è molto estremo e penso che ci sia la tendenza delle persone a non riuscire a parlarsi. Quello che sto cercando di fare con questo materiale è conciliare gli opposti. Dobbiamo farlo”.   ‘In A Landscape’ è il primo album da solista inciso da Richter nello Studio Richter Mahr, il ritiro creativo minimalista ed ecosostenibile da lui progettato e gestito con sua moglie, l’artista visiva Yulia Mahr. Focalizzandosi sull’ambiente che circonda Richter, ‘In A Landscape’ traccia uno spazio psichico nel quale meditare sul presente, senza dimenticare una vita di influenze artistiche da Bach e Purcell alla poesia di Keats, Wordsworth e Anne Carson. Richter ha inoltre trovato ispirazione in una varietà di libri letti durante la composizione di ‘In A Landscape’: molte tracce dell’album hanno per titolo frasi dai suoi tomi preferiti, alcuni dei quali sono immortalati sulla copertina del disco. Tra le composizioni in studio sono sparsi nove ‘Life Studies’, assemblati da registrazioni sul campo e dal chiasso della vita quotidiana: il rumore di passi nei boschi, uova che sfrigolano sui fornelli, un carrello d’aeroporto a Hong Kong, un brano di Mozart provato al piano. Da questi semplici dettagli notati da un artista in uno stato mentale Zen emerge il “panorama” che dà nome all’album, un ritorno ai “suoni trovati” che contraddistinguevano gli album di debutto di Richter, ‘Memoryhouse’ (2002) e ‘The Blue Notebooks’ (2004). Il linguaggio musicale di ‘In A Landscape’ è affine a quello del dirompente album ‘The Blue Notebooks’, in un certo senso punti di partenza e arrivo di questo significativo capitolo della vita di Richter e della sua carriera. Il disco si presenta come una conversazione aperta con chi lo ascolta, cui chiede di considerare le dualità nella sua stessa vita e le storie personali che affiorano alla mente durante l’ascolto. In definitiva, è un invito all’immaginazione.   Per supportare l’uscita di ‘In A Landscape’, Richter ha pianificato il suo primo tour globale, un vero e proprio rito di passaggio per questo artista celebrato a livello internazionale, che lo vedranno esibirsi in varie località di Regno Unito, Unione Europea, America del Nord, Canada, Australia e Asia tra il 2024 e il 2025, con concerti nella leggendaria Royal Festival Hall di Londra e nell’iconica Walt Disney Concert Hall di Los Angeles. Molte date sono già sold-out: maggiori dettagli sono reperibili QUI .   Tra i compositori più influenti e acclamati della sua generazione, Richter è noto per la sua capacità di mescolare con disinvoltura orchestrazioni tradizionali e moderne sonorità elettroniche. L’impatto di Richter sull’industria musicale in decenni di carriera è impossibile da sopravvalutare. La sua ineguagliabile abilità nel tradurre profonde esperienze umane in composizioni musicali gli ha conquistato un devoto seguito internazionale, e il suo catalogo ha ammassato finora più di tre miliardi di ascolti in streaming. In particolare, il suo album dei record ‘SLEEP’ è tra i dischi di musica classica più ascoltati in streaming di sempre. Nel 2024, vent’anni dopo la sua pubblicazione, il suo rivoluzionario album ‘The Blue Notebooks’ continua a trovare nuovi ascoltatori. ‘On The Nature of Daylight’, l’epico brano centrale del disco, è stato usato di recente nell’acclamata serie apocalittica di HBO The Last Of Us, e in questi anni è apparso in molte altre colonne sonore per il cinema e la televisione. Al Glastonbury Festival dell’anno scorso Richter ha eseguito l’album per intero in compagnia di Tilda Swinton, che si è unita a lui sul palco recitando i brani parlati da lei interpretati nell’incisione originale. Al di là dei suoi progetti da solista, Richter è un prolifico collaboratore che ha lavorato con artisti stimati e visionari in una varietà di discipline. Dalle colonne sonore delle sfilate di Kim Jones per Dior ai balletti coreografati da Wayne McGregor, fino ai suoi contributi cinematografici e televisivi per registi come Denis Villeneuve, Martin Scorsese e Ari Folman, la versatilità di Richter non conosce limiti. La partnership artistica tra Richter e Wayne McGregor è più in forma che mai. L’acclamato compositore ha ideato la colonna sonora originale della prossima produzione di McGregor, Maddaddam: un nuovo, visionario balletto tratto dall’epica distopica di annientamento e sopravvivenza di Margaret Atwood che debutterà alla Royal Opera House di Londra a novembre. La loro precedente collaborazione, Woolf Works, vedrà inoltre la sua prima newyorkese questo giugno alla Metropolitan Opera House. Insieme alla sua partner, l’artista visiva Yulia Mahr, Richter è il cofondatore dello Studio Richter Mahr. Eretto nella campagna inglese dell’Oxfordshire, lo studio di registrazione multimediale è stato costruito da Yulia e Max in un’ex-fattoria, ed è alimentato da tecnologie solari e pompe di calore all’avanguardia. I 12 ettari di foresta che circondano lo studio infondono alla coppia una passione enorme per coltivare il territorio e trasformarlo in un ambiente di lavoro sostenibile, in cui creativi sia emergenti che affermati possano venire a esprimere la propria arte.  
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GRIGORY SOKOLOV: DISPONIBILE IL NUOVO ALBUM DEDICATO A PURCELL E MOZART
04.09.2024

GRIGORY SOKOLOV: DISPONIBILE IL NUOVO ALBUM DEDICATO A PURCELL E MOZART

Deutsche Grammophon pubblica la nuova registrazione di Grigory Sokolov realizzata dopo una lunga maturazione del repertorio con oltre 70 recitals dedicati a Purcell e Mozart tra il 2022 e il 2023. Come sempre il risultato raggiunto del pianista russo è straordinario e permette di rilevare nei due compositori elementi comuni di fascino e malinconia.
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DANIIL TRIFONOV ANNUNCIA IL SUO NUOVO ALBUM "MY AMERICAN STORY – NORTH" IN USCITA IL 4 OTTOBRE
26.08.2024

DANIIL TRIFONOV ANNUNCIA IL SUO NUOVO ALBUM "MY AMERICAN STORY – NORTH" IN USCITA IL 4 OTTOBRE

Quando lasciò Mosca per vivere in America, Daniil Trifonov era un giovane immerso nelle tradizioni europee ma fu immediatamente incuriosito dalle realtà musicali americane. Nel suo nuovo album “My American Story – North” ripercorre il viaggio nel “Nuovo Mondo” attraverso brani per pianoforte di autori statunitensi che spaziano dal jazz alla contemporanea, dal minimalismo alle colonne sonore. L'album è una riflessione personale sulla musica per pianoforte che ha affascinato Trifonov e ha plasmato la sua esperienza americana. È un viaggio soggettivo, senza alcuna ambizione di essere esaustivo o enciclopedico. “Questi sono semplicemente pezzi a cui mi sento personalmente legato” afferma Tifonov: “sono interessato a come il pianoforte è stato utilizzato nei diversi generi americani”, un repertorio variegato che "mi ha fatto conoscere molte delle prospettive, degli stili, delle culture, dei luoghi, delle persone, delle storie e delle espressioni che hanno formato e informato la mia esperienza americana". Il progetto è cronologicamente compreso tra due grandi Concerti per pianoforte composti a quasi un secolo di distanza: l'audace e jazzistico Concerto per pianoforte in fa del 1925 di George Gershwin e la prima mondiale dell'effervescente Concerto per pianoforte di Mason Bates, commissionato per Trifonov ed eseguito in prima assoluta con l’accompagnamento di Yannick Nézet-Séguin alla guida della Philadelphia Orchestra. L'album include anche Piano Variations (1930) di Aaron Copland, una trascrizione della registrazione di Art Tatum del 1949 di "I Cover the Waterfront" di Daniil Trifonov, "When I Fall in Love" di Bill Evans, temi tratti dai film hollywoodiani The Firm e American Beauty, così come dall'iconoclastico 4'33 (1952) di John Cage.
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MAX RICHTER INTERVISTATO PER IL VENERDì' DI REPUBBLICA PARLA DEL SUO NUOVO ALBUM "IN A LANDSCAPE"
10.08.2024

MAX RICHTER INTERVISTATO PER IL VENERDì' DI REPUBBLICA PARLA DEL SUO NUOVO ALBUM "IN A LANDSCAPE"

"La polarità è una delle idee del disco, lo sforzo di trovare un'armonia tra cose contrapposte. Ho lavorato sul rapporto tra linguaggio elettronico e strumentale e il mondo umano e naturale. L'obiettivo? Riavvicinarli, farli vivere insieme". Così Max Richter descrive il suo nuovo album "In A Landscape" per Decca Records in uscita il 6 settembre nell'ampia intervista rilasciata ad Alfredo d'Agense per Il Venerdì di Repubblica in edicola oggi. E racconta il suo approccio compositivo, la sua attenzione per i temi sociali e le altre motivazioni che hanno contribuito alla realizzazione del nuovo album
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MAX RICHTER: "LATE AND SOON". FUORI OGGI IN NUOVO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM “IN A LANDSCAPE”
26.07.2024

MAX RICHTER: "LATE AND SOON". FUORI OGGI IN NUOVO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM “IN A LANDSCAPE”

Max Richter pubblica oggi “Late and Soon” il terzo singolo tratto dal suo attesissimo nuovo album “In A Landscape” in uscita il 6 settembre. "Late and Soon" vede Richter impiegare il suo celebre approccio minimalista, utilizzando motivi ripetitivi e le armonie raffinate di un quintetto d'archi per creare un ricco paesaggio emotivo. Le varie parti si intrecciano l'una con l'altra per ottebere un suono che è allo stesso tempo inquietante e bellissimo. Il titolo del brano è ispirato a un sonetto intitolato “The World Is Too Much With Us” del poeta inglese William Wordsworth. Per il lancio di “In A Landscape”, Max Richter intraprenderà il suo primo tour mondiale molto atteso dai fan di tutto il mondo.
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