27.11.2009
Robert Sadin stupisce con la sua rilettura di Guillaume de Machaut
Ha destato interesse l’ultimo album del grande produttore/arrangiatore, da poco uscito su etichetta Deutsche Grammophon e interamente dedicato alla musica del compositore e poeta francese Guillaume de Machaut, uno dei massimi rappresentanti dell’Ars Nova transalpina (XIV secolo). “Art of Love - Music of Machaut” è un disco ambizioso, ma che centra pienamente il bersaglio.
Scrive il recensore, Roberto Caselli: Prendete un produttore/arrangiatore colto e curioso, affascinato a tal punto dalla musica antica da credere di poterla riproporre oggi con la medesima freschezza avvalendosi di un’unica licenza, quella di regalarle un arrangiamento che risenta delle influenze popolari della musica del mondo. […] mottetti, ballate, rondeau e lais […] Sadin decide di mantenere come base del suo lavoro le composizioni originali di Machaut, ma di aggiungere ai plausibili violoncelli, violini e chitarre anche strumenti “improbabili” come il sax, la tromba, l’Hammond B3 e una serie di percussioni che si coniugano in una sapiente miscela di musica africana, brasiliana e jazz .
Ma Sadin va oltre e decide di associare anche una voce a queste musiche. Una trovata che Caselli non esita a definire vincente: con l’aiuto di Yves Beauvais, il geniale Sadin ha adattato alla musica di Machaut dei testi o dei semplici vocalizzi, che hanno contribuito a dare spessore espressivo alle melodie e a renderle in qualche modo più fruibili.
Oltre alla partecipazione straordinaria di musicisti di primissimo livello quali Brad Mehldau, John Ellis, Charles Curtis e Cyro Baptista, l’album vede anche un cameo di Madeleine Peyroux. Conclude così il recensore: “Amour me fait désirer”, con al voce recitante di Madeleine Peyroux, merita infine una particolare citazione perché costituisce forse l’esempio più riuscito di coesistenza tra residui musicali di stampo medioevale e tradizione percussiva afro-brasiliana. Molto consigliato.