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Ryuichi Sakamoto: nuovo CD e tour in ottobre
03.09.2009

Ryuichi Sakamoto: nuovo CD e tour in ottobre

Decca è orgogliosa di annunciare la pubblicazione del nuovo CD solistico di Ryuichi Sakamoto, ”Playing The Piano”. L’album raccoglie le versioni per piano solo di alcuni temi tratti da celebri colonne sonore (Furyo/Merry Christmas Mr. Lawrance, L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto) oltre ad alcune nuove composizioni interpretate dall’autore stesso. Sarà inoltre disponibile un’esclusiva versione Deluxe in 2 CD che contiene in più la versione completa dell’album “Out of Noise”, mai pubblicato al di fuori del Giappone. Ryuichi Sakamoto promuoverà l’album con un tour europeo di 28 date tra cui 10 in Italia: 20 Ottobre Reggio Emilia 22 Ottobre Firenze 25 Ottobre Catanzaro 26 Ottobre Palermo 28 Ottobre Roma 30 Ottobre Civitanova Marche 31 Ottobre Treviso 2 Novembre Torino 4 Novembre Ferrara 5 Novembre Milano Info Tour: www.international-music.it
 
Su "Gramophone" di ottobre ottima recensione, in anteprima, di "Puccini Ritrovato"
02.09.2009

Su "Gramophone" di ottobre ottima recensione, in anteprima, di "Puccini Ritrovato"

“Gramophone” di ottobre dedica una bellissima recensione a “Puccini Ritrovato”, importante album Deutsche Grammophon dedicato al genio toscano, in uscita il prossimo 18 settembre e contenente ben 9 prime registrazioni (di cui 3 Prime Mondiali assolute): due interpreti d’eccezione, Plácido Domingo e Violeta Urmana, cantano un Puccini inedito accompagnati dai Wiener Philharmoniker diretti da Alberto Veronesi. Il recensore Patrick O’Connor pone l’accento sull’unicità del progetto e sulla sua enorme valenza culturale: non si tratta infatti del solito recital di grandi successi, ma di un’erudita operazione di ricerca musicologica. Il risultato artistico è di primissimo livello, anche grazie alla perizia e al gusto di Veronesi e dei Wiener. Così sentenzia O’Connor: ”Una prova avventurosa e colta, che si fa ascoltare con grande piacere”.
 
Su "Il Giornale della Musica" di questo mese splendida recensione per "The art of the clarinet" di Alessandro Carbonare
01.09.2009

Su "Il Giornale della Musica" di questo mese splendida recensione per "The art of the clarinet" di Alessandro Carbonare

“The art of the clarinet”, il debutto di Alessandro Carbonare su etichetta Decca, continua a far parlare di sé in modo più che lusinghevole. “Il Giornale della Musica” di settembre, infatti, dedica al talentuoso clarinettista veronese una bellissima recensione, mettendo in evidenza soprattutto la sua spiccata personalità che gli permette di spaziare tra generi musicali diversi, mantenendo sempre standard qualitativi elevatissimi. Con questo disco Carbonare, accompagnato dal pianista Monaldo Braconi e dal contrabbassista Francesco De Palma, ci guida in un affascinante viaggio nel mondo del clarinetto, svelando le molteplici possibilità virtuosistiche ed espressive di questo strumento attraverso un repertorio raramente disponibile in discografia. Caratteristica di “The art of the clarinet” è proprio una grande ecletticità: accanto a trascrizioni di pagine classiche, infatti, la tracklist si completa con brani ispirati alla tradizione afroamericana. Così il recensore Giovanni Tasso: “Fin dal primo ascolto non si può non rimanere colpiti dalla padronanza stilistica con cui Carbonare si accosta a Clarinettologia di Gaspare Tirincanti, una vivace pagina ispirata allo stile di Charlie Parker che viene eseguita con eleganza e senza i continui ammiccamenti che alcuni interpreti classici hanno l’abitudine di sfoggiare ogni volta che si avventurano nel jazz, e alle Jazz Variations on a Theme of Paganini di Michael Garson. Il sommo violinista genovese torna in veste per così dire originale nella trascrizione del Capriccio op. 1 n. 24, eseguito con tecnica infallibile e un suono di smagliante bellezza”. Sempre secondo il recensore, l’episodio più significativo del disco è sicuramente L’Introduzione e Rondò capriccioso di Saint-Saëns, “un brano intriso di un’intensa passionalità di cui Carbonare riesce a tratteggiare in maniera del tutto convincente il complesso profilo espressivo”.
 
Lunga intervista a Ray Davies su "Buscadero" di settembre
31.08.2009

Lunga intervista a Ray Davies su "Buscadero" di settembre

Il mitico Ray Davies, considerato ancora oggi una delle menti più lucide e trasgressive della musica rock, racconta al giornalista Paolo Carù del suo ultimo album, intitolato “The Kinks Choral Collection”, uscito il mese scorso su etichetta Decca. Alla base del progetto un’idea spiazzante, come afferma lo stesso Carù nell’introduzione alla sua lunga chiacchierata con l’artista: “Ray ha ripreso spesso le sue canzoni più note, soprattutto dal vivo. Ma non aveva mai fatto un’operazione come quella che ha portato alla pubblicazione di The Kinks Choral Collection. Un’operazione unica, originale e coraggiosa. Rifare le proprie canzoni con una rock band ed un coro da chiesa. Una sorta di canto gregoriano che adatta le proprie voci a canzoni rock”. E così brani immortali come “Waterloo Sunset”, “You Really Got Me”, “All Day and All of the Night”, “Shangri-La” cambiano pelle ma non tradiscono l’antico spirito rock con il quale avevano visto la luce. Merito dello spettacolare Crouch End Festival Chorus, splendidamente diretto da David Temple, e dei curatissimi arrangiamenti di Steve Markwick. Così racconta lo stesso Davies: “Abbiamo studiato tutti, assieme, le tempistiche del coro, l’entrata delle voci, la base rock della band. E’ stato un lavoro interessante”. E ancora: “In questi arrangiamenti l’unione del coro con la musica, con la melodia, dà dei risultati sorprendenti, ci fa assaporare nuovi elementi, dà uno spessore diverso alle canzoni”. Davies parla anche della particolare fonte di ispirazione che lo ha guidato alla realizzazione del disco, ossia la musica folk britannica e in particolare l’opera di due illustri compositori classici come Percy Grainger e Gustav Holst: “Entrambi, Holst in particolare, hanno riscoperto la tradizione popolare britannica, rinnovandola poi con l’influenza delle avanguardie. […] Mischiando quello che ho appreso ascoltando la musica di questi compositori ho cercato di portare la mia musica ad un nuovo livello”.
 
Anniversari
31.08.2009

Anniversari

In occasione del secondo anniversario della morte di Luciano Pavarotti la città natale, Modena, lo ricorda con un'iniziativa particolare: nel giorno dell'anniversario le strade della città saranno dotate di altoparlanti che diffonderanno la voce del grande tenore. Ritratti del Maestro saranno esposti in negozi del centro, mentre alcuni proiettori diffonderanno le sue immagini. Un modo senz'altro particolare per ricordare una figura indimenticabile, che ha contribuito in modo eccezionale a portare il nome della sua città in tutto il mondo. E' infine previsto un concerto dei vincitori del concorso dedicato al Maestro.
 
Esce venerdì 4 settembre la "Pavarotti Collection"
31.08.2009

Esce venerdì 4 settembre la "Pavarotti Collection"

Venerdì 4 settembre esce la “Pavarotti Collection”, un elegante cofanetto di 10 CD a soli € 34,90 con le più grandi interpretazioni di Big Luciano per ricordare la sua insuperabile voce a due anni dalla scomparsa (6 settembre 2007) Il box contiene il BONUS DISC “FAVOURITE ITALIAN ARIAS” ovvero la prima registrazione realizzata da Pavarotti per Decca nel 1964 con arie di Puccini e Verdi.
 
Risolti i problemi di collegamento al link per l'ascolto dei due minuti in esclusiva di "Nightbook", il  nuovo album di Ludovico Einaudi.
28.08.2009

Risolti i problemi di collegamento al link per l'ascolto dei due minuti in esclusiva di "Nightbook", il nuovo album di Ludovico Einaudi.

Una vera e propria ondata di collegamenti al banner laterale per l’ascolto in anteprima di “Nightbook”, il nuovo album di Ludovico Einaudi, ha causato una temporanea sospensione dello streaming ora finalmente ripristinata. L’assalto al preascolto sottolinea il crescente interesse del pubblico nei confronti del compositore/pianista che, dopo lo straordinario successo di “Divenire” (disco d'oro, oltre 60.000 copie vendute), torna con un nuovo album intitolato "Nightbook" disponibile del 18 settembre. Einaudi è sicuramente uno dei più importanti esponenti del pianismo moderno contemporaneo: questi 12 brani nuovi brani testimoniano il talento artistico e la continua capacità di rinnovare il suo stile musicale. Confermiamo quindi che, cliccando sul banner laterale di questo sito, è possibile ascoltare in esclusiva oltre due minuti di questo nuovo strepitoso album.
 
"Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano", il ritorno del maestro in piano solo
28.08.2009

"Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano", il ritorno del maestro in piano solo

Dopo un tour di sei mesi in Giappone, Ryuichi Sakamoto, uno degli indiscussi maestri della sperimentazione artistica novecentesca, sta per arrivare in Europa con un nuovo album e con un nuovo spettacolo: per entrambi lo stesso titolo ”Ryuichi Sakamoto: Playing the Piano”. Il maestro presenterà, unitamente ad alcuni brani tratti dal suo ultimo album, una selezione delle sue migliori composizioni per il cinema e alcune interpretazioni di brani classici di Satie, Bach e Mompou. In questo suo atteso ritorno al pianoforte solo Sakamoto si conferma, oltre che uno dei “signori” del pianismo contemporaneo, anche un infaticabile ed istrionico sperimentatore, innamorato della tecnologia come strumento d’arte: si esibirà infatti con due pianoforti sulla scena, dei quali uno preparato elettronicamente e programmato per accompagnarlo in quello che sarà un particolare e inatteso ”duo” pianistico. Inoltre, per la prima volta in assoluto, ogni concerto del tour sarà registrato e pubblicato il giorno successivo on-line su iTunes, con possibilità di acquisto.
 
"Liszt" di Anna Kravtchenko è "Disco del Mese" su "Classic Voice" di settembre
27.08.2009

"Liszt" di Anna Kravtchenko è "Disco del Mese" su "Classic Voice" di settembre

Grande accoglienza su “Classic Voice” di settembre per il recital monografico lisztiano della pianista ucraina, pubblicato per Decca lo scorso maggio. Dopo aver inciso Chopin, sempre su etichetta Decca (dicembre 2005), la Kravtchenko conferma la propria predilezione per il repertorio romantico imponendosi come personalità di spicco nel panorama pianistico contemporaneo. Così Luca Chierici, nella sua bellissima recensione: “L’impressione di trovarsi in sala di concerto e di ascoltare un recital dal vivo è qui vivissima, e non potrei fare migliore complimento alla Kravtchenko, che interpreta Liszt con grande slancio e partecipazione (la Sonata in si minore) ma anche con un suono bellissimo ed eleganza di fraseggio (la schumanniana Widmung), brio irresistibile (la dodicesima Rapsodia, con la realizzazione di passaggi velocissimi di una chiarezza sbalorditiva). Una bella sorpresa per un disco che porrei senz’altro in testa a tutte le recenti classifiche”.
 
Splendida recensione per Magdalena Kozená e le sue interpretazioni vivaldiane su "Gramophone" di settembre
26.08.2009

Splendida recensione per Magdalena Kozená e le sue interpretazioni vivaldiane su "Gramophone" di settembre

Riflettori puntati sull’ultimo disco di Magdalena Kožená, “Vivaldi”, pubblicato da Archiv lo scorso mese di giugno, per il quale la stessa artista ha personalmente selezionato alcune delle più suggestive arie tratte dalle Opere e dagli Oratori di Antonio Vivaldi. Il CD conferma splendidamente il sodalizio artistico, nato con il progetto dedicato ad Haendel (Decca, aprile 2009), tra la star ceca e Andrea Marcon alla guida della Venice Baroque Orchestra, come testimonia la strepitosa recensione sul numero di settembre della celebre rivista inglese. Come afferma il critico David Vickers, “La Kožená e l’ensemble offrono un’affascinante antologia di estratti dalle opere vivaldiane”. Si tratta di una selezione che attinge da un repertorio poco frequentato e caratterizzato in maggioranza da arie lente e meditative, in cui la cantante appare concentratissima a non esasperare eccessivamente i toni, regalando vere e proprie perle interpretative. Continua Vickers: “La Kožená dà sempre il meglio di se stessa, […] c’è una grossa carica drammatica anche nei tempi lenti”, e conclude: “Sono già state pubblicate molte valide antologie contenenti arie tratte dalle opere di Vivaldi, ma questa è certamente tra le più intriganti, teatralmente varia e convincente”. In particolare il critico segnala, come brani particolarmente riusciti, oltre a quelli di apertura e chiusura del disco, rispettivamente “Sonno, se pur sei sonno” (Tito Manlio) e “Mentre dormi, amor fomenti” (L’Olimpiade), anche “Sol da te” (Orlando Furioso) e “Gelido in ogni vena” (Farnace).
 
Debutto su etichetta Decca per Marcelo Álvarez
26.08.2009

Debutto su etichetta Decca per Marcelo Álvarez

Marcelo Álvarez debutta su etichetta Decca con un bellissimo recital verdiano, repertorio nel quale il tenore argentino è considerato il più accreditato interprete in attività; ad accompagnarlo L’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” diretta da Daniel Oren. La tracklist è costituita da celebri arie tratte da “Aida”, “Un Ballo in Maschera”, “Luisa Miller”, “La Forza del Destino”, “Il Trovatore”, “I Lombardi”, “ Ernani”, “Don Carlos”, “Macbeth”, “Otello”. Il disco, intitolato “The Verdi Tenor”, sarà disponibile a partire dal prossimo 18 settembre.
 
Lunga intervista di Panorama a Cecilia Bartoli
25.08.2009

Lunga intervista di Panorama a Cecilia Bartoli

Cecilia Bartoli racconta a Panorama del suo ultimo lavoro discografico, “Sacrificium” (con Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini), un sentito omaggio alla storia, purtroppo spesso triste e disumana, delle voci bianche, la cui uscita è prevista per il prossimo mese di Ottobre su etichetta Decca. La Bartoli parla della sua “sfida”, ovvero della sua volontà di cimentarsi con uno dei repertori vocali più difficili, per affrontare il quale ha dovuto studiare a fondo, soprattutto sulle tecniche di respirazione, perché “quello dei castrati è un repertorio estremo, a tratti irreale, […] interpretare queste arie significa imparare a stare in apnea, ad affrontare 25 o 30 battute consecutive di musica senza respirare”. Cifra stilistica del cantante castrato è la grande estensione vocale: “Quei ragazzi, che crescevano senza il pomo di Adamo, toccavano registri che andavano dal contralto al soprano lirico”. Dunque un’impresa titanica, soprattutto per una donna, che per costituzione ha una capacità toracica molto diversa da quella di un uomo. Oltre alla resistenza fisica, poi, non va trascurato ovviamente il lavoro sull’espressività, perché, come riconosce ancora la stessa Bartoli, “il fiato nei polmoni è importante ma non basta, ci vogliono anima e passione”. “Sacrificium”, che già dal titolo dice molto, vuole essere un tributo a tutto questo, alla bellezza ma anche alla drammaticità di quelle voci straordinarie, conferito da una delle più importanti e famose cantanti italiane in attività. (Dall’intervista rilasciata a Gianni Poglio, Panorama, 27/8/2009)
 
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