30.10.2007
Romanovsky come Horowitz?
Non è solo un pianista, è un genio: suona come Horowitz, anzi forse anche meglio, o ancora Un concerto di inarrivabili emozioni, per la straordinaria dirompenza delle accelerazioni improvvise, nell'agogica e nella dinamica, per la bellezza del tocco e per il virtuosismo straripante: così riporta una recensione apparsa venerdì 5 ottobre sul Resto del Carlino in margine a un concerto tenuto a Bologna dal vincitore del Concorso Busoni nel 2001.
I paragoni nella musica sono sempre difficili e sicuramente questa bellissima recensione (che prosegue in termini entusiastici) va presa più come un'indicazione che come un vero e proprio paragone.
Rimane l'interesse per un talento di grandissimo interesse, che la Decca è orgogliosissima di presentare in questi giorni con un recital dedicato a Brahms e Schumann, già disponibile nei migliori negozi